Andrej Babiš è il Berlusconi ceco?

28 Agosto 2013 • Etica e Qualità • by

Nessun altro nome risuona forte nel mercato dei media cechi come quello di Andrej Babiš, il secondo cittadino più ricco della Repubblica Ceca che, lo scorso giugno, ha acquistato Mafra, uno dei maggiori gruppi mediatici del paese. L’acquisizione, insieme alle sue connessioni politiche e i suoi interessi in business di varia natura, ha scatenato un forte dibattito nel paese: la Repubblica Ceca si sta “berlusconizzando”? Comprando Mafra, Babiš ha ottenuto un’audience di 1,75 milioni di persone: il gruppo, infatti, controlla i giornali Mlada fronta Dnes, Lidové noviny, la freepress Metro e le loro propaggini Web (compreso idnes.cz, il secondo portale di news nel paese), due stazioni radio (Radio Express e Classic) e il canale musicale Ocko.

Media vs. attività politica:
Babiš ha iniziato le sue acquisizioni nel settore dei media con il settimanale gratuito Metro, che ora ha più di un milione di lettori al mese. Babiš ha dichiarato che Mafra si inserirà perfettamente tra gli altri gruppi sotto il suo controllo: “Mafra è un player molto forte nel mercato dei media ceco, specialmente per quanto riguarda il giornalismo di qualità. L’acquisizione darà inizio a una serie di sinergie e ci darà la possibilità di risparmiare sui costi, come nel caso della gestione del nostro settimanale 5plus2.

In termini di business, l’affare è particolarmente interessante, ma le ragioni che rendono il caso peculiare sono altre: Babiš, infatti, è anche il fondatore del movimento politico Ano 2011, un partito populista che stuzzica la disaffezione generale nei confronti dell’establishment politico ceco. I media potrebbero essere un fattore fondamentale nell’indirizzare le prossime elezioni nel 2014.

Come Babiš ha attaccato l’indipendenza dei giornalisti:
Babiš, proprietario del colosso chimico Agrofert, ha dichiarato che non vorrà interferire in nessun modo con l’operato e l’indipendenza dei giornalisti che lavorano per le sue testate. Ma già pochi giorni dopo, Babiš avrebbe chiesto a un giornalista di Lidové noviny per quale motivo il giornale non avesse pubblicato alcun articolo su una conferenza stampa di Ano 2011. Quando l’incidente è diventato di pubblico dominio, Babiš si è scusato con il quotidiano, proponendo l’adozione di un nuovo codice di condotta. A Karel Hvìzdala, un famoso e rispettato giornalista ceco, è stato chiesto di preparare una bozza per delle guideline che delineino i rapporti tra il nuovo proprietario e i giornalisti che lavorano per lui. Il Czech Office for Competition Protection ha anche lanciato un’inchiesta sull’acquisizione di Babiš.

Le aziende tornano in mano ceca, ma con quanta trasparenza?
La vendita di Mafra non è l’unico cambiamento nel mercato dei media ceco occorso in questi mesi. Alla fine di aprile il magnate Zdeněk Bakala ha acquistato l’azienda online Centrum Holdings, che possiede il portale news Aktuálně.cz. Come Mafra, che Babiš ha acquistato dal gruppo tedesco Rheinisch-Bergische Verlagsgesellschaft, anche nel caso di Bakala, l’azienda oggetto della transizione è un grande gruppo ceco che era passato sotto il controllo di un’azienda straniera. In ogni caso, la mossa di Bakala desta meno preoccupazione: il magnate è un noto sostenitore delll’attuale coalizione di governo, ma, al contrario di Babiš, deve ancora mostrare le sue ambizioni politiche in prima persona. Andrej Babiš, invece, si è interessato ai media proprio in concomitanza con il lancio del suo movimento politico. Babiš ha più volte dichiarato di non aspettarsi alcun beneficio elettorale dal fatto di possedere una media company: “Non voglio essere un Berlusconi ceco. Sarei pazzo se volessi influenzare i media: la cosa girerebbe immediatamente tra i giornalisti, e sarebbe la mia fine”, ha dichiarato l’industriale ceco.

Bisogna ancora vedere quali saranno le conseguenze per il mercato dei media ceco e per la politica del paese, ma una cosa è certa: il 2013 è l’anno in cui Babiš costruirà il suo impero mediatico: oltre a Mafra, il barone dei media ha infatti comprato la casa editrice Ecopress che pubblica il giornale Hospodárské noviny nella sua nativa Slovacchia, paese di cui l’industriale ha il passaporto. Resta da vedere come saranno usati questi suoi nuovi affari.

Qui, il report dell’Ejo sui baroni dei media in Europa.

This article was translated from the original Czech Politicky aktivní miliardář Babiš se stal mediálním magnátem

Photo Credit: Wikimedia Commons

 

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