Che cosa accomuna
giornalisti polacchi, russi e svedesi?

28 Ottobre 2012 • Cultura Professionale, Giornalismo sui Media • by

La risposta la svela uno studio di recente pubblicazione che analizza la situazione attuale dei giornalisti in un ambiente mediatico in continuo cambiamento

“Journalism in Change” è un nuova ricerca internazionale che mette a confronto i più recenti  cambiamenti all’interno delle culture giornalistiche ed è il frutto del lavoro combinato di ricercatori provenienti dalla Polonia (Università di Wroclaw), dalla Russia (Moscow State University) e dalla Svezia (Sodertorn University, che ha guidato i lavori). L’obiettivo dello studio è descrivere e comprendere l’evoluzione del giornalismo osservando le variazioni e i cambiamenti che sono avvenuti in generale nel contesto mediatico contemporaneo. I ricercatori sono giunti alla conclusione che nonostante la generale  convergenza degli standard giornalistici e delle pratiche professionali, rimangono in ogni caso alcune sostanziali differenze a livello nazionale.

 

L’analisi prende in esame il giornalismo su tre livelli teorici differenti: un primo piano prettamente cognitivo (il modo in cui i giornalisti percepiscono la realtà in cui si trovano e la loro professione), un secondo che ha a che vedere con gli ideali del giornalismo e la sua etica (sistemi di valori in connessione con la pratica giornalistica, relazioni tra giornalisti, ambiente socio-politico-economico e il pubblico) e un terzo, infine, che attiene invece direttamente alla pratica della professione (in termini di vita quotidiana di redazione, organizzazione del lavoro e processi di decision making). Oltre a questo inquadramento teorico, è stato preso in analisi anche un quarto piano: la posizione dei giornalisti all’interno della società di ogni paese coinvolto e il prestigio sociale riconosciuto ai professionisti dell’informazione.

Il progetto ha avuto inizio nel 2011 e si concluderà nel 2014 e fin qui ha mostrato come siano proprio i cambiamenti a elevare la qualità della ricerca, mentre i tre paesi coinvolti si differenziano per storia, background politico e tradizione giornalistica: secondo i partecipanti al progetto le divergenze tra i paesi partecipanti aiuterebbero infatti a fare chiarezza su come i cambiamenti nei contesti giornalistici abbiano interessato la professione in riferimento a diverse condizioni sociali, culturali, economiche e politiche.

La metodologia della ricerca comprende indagini tra i giornalisti (con un campione di circa 500 professionisti per ogni paese partecipante), interviste in profondità e un’inchiesta sul coinvolgimento con le nuove piattaforme di comunicazione online. I primi risultati di “Journalism in Change” sono stati raccolti in un report che descrive gli obiettivi del progetto e introduce i primi risultati di tutti i tre paesi coinvolti. Oltre a rivedere i precedenti studi sul giornalismo in Polonia, Russia e Svezia, i ricercatori riassumeranno anche i loro risultati, in modo da fornire un primo tassello per future analisi comparative.

Il report è disponibile online, qui.

Traduzione dall’inglese “Do Journalists from Poland, Russia, Sweden have anything in common?” a cura di Philip Di Salvo. L’articolo originale in polacco lo trovate sul sito EJO qui 

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