Anche il Chronicle sceglie il paywall

8 Aprile 2011 • Digitale, Editoria • by

Un altro storico giornale americano, il San Francisco Chronicle, ha affermato di volere introdurre a breve un sistema a pagamento per l’accesso ai contenuti proposti sull’edizione online sfgate.com, sito che vanta oggi 12 milioni di utenti unici. La storia del Chronicle è emblematica della crisi che ha colpito l’industria editoriale: negli ultimi 5 anni la vendita della versione cartacea è diminuita del 50% ed è oggi nell’ordine delle 220 mila copie. L’effetto della contrazione del business tradizionale ha avuto ripercussioni sulla redazione che ha subito nel tempo una pesante ristrutturazione risoltasi con una significativa riduzione di personale. Due anni fa, la proprietà del giornale, Hearst Corp., in conseguenza di una profonda crisi economica, aveva affermato di essere a rischio chiusura. Il peggio sembra oggi essere passato.

La riorganizzazione avviata e una diversa strategia editoriale permettono al Chronicle di sostenere le nuove sfide del mercato. E in questa strategia si innesta la volontà di procedere a quella che una volta sembrava una scelta in netta contraddizione con la logica del web. La scelta del New York Times influenza il futuro di altri importanti quotidiani americani. Il paywall del Chronicle dovrebbe entrare in funzione nel corso del prossimo mese di maggio. Non si conosce ancora la natura del paywall, se l’editore opterà per una formula aperta, tipo quella implementata dal NYT, o se si orienterà verso un modello più rigido. Secondo le indiscrezioni riportate da un sito della comunità della San Francisco Bay Area l’idea prevalente è lasciare libertà di lettura sulle notizie brevi e offrire completezza dei contenuti ai soli abbonati. Per quanto riguarda gli attuali sottoscrittori dell’edizione cartacea, verrà loro permessa libera navigazione sul web, una scelta che appare ormai unanime tra tutti coloro che hanno avviato il meccanismo del paywall.

La nuova strategia editoriale va di pari passo con l’impostazione del servizio digitale su tablet che il management del giornale considera la piattaforma più promettente per l’erogazione dei contenuti e la capacità di generazione di nuovo fatturato. Quale integrazione, in termini di accesso combinato web + tablet, vorrà predisporre il Chronicle? Per il momento è ancora tutto in discussione, ma ciò che appare evidente è che il paywall inizia a essere considerato attivamente da più e più giornali. E’ quindi probabile che a fine 2011 l’assetto di alcune significative testate nazionali e locali americane si possa trasformare in base a una nuova logica di mercato che cerca di coniugare sostenibilità economica e qualità del giornalismo.

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