AOL-Huffington: il giornalismo online diventa una partita tra giganti

7 Febbraio 2011 • Digitale • by

Arianna Huffington

Il 2011 si preannuncia un anno ricco di sorprese per l’editoria. Negli Stati Uniti lo scenario dei nuovi media è in fermento. Nei giorni scorsi la notizia del lancio del Daily di Murdoch, primo quotidiano only-iPad, e oggi la decisione di AOL di voler acquisire l’Huffington Post, la stella del firmamento del giornalismo online a stelle e strisce che, per la prima volta nella sua storia, a distanza di cinque anni dalla sua fondazione, ha raggiunto una condizione di sostenibilità economica, rivelando al mondo intero la possibilità, anche per una testata online, di esistere producendo profitti.

A fronte dei 30 milioni di dollari di ricavi realizzati nel corso del 2010, AOL ha offerto di pagare 315 milioni di dollari, valore equivalente a una cifra superiore di 10 volte il giro d’affari stimato. Lo scorso dicembre il numero di visitatori unici mese dell’Huffington ammontava a 25 milioni. Sommando il contributo di AOL, a fusione tra le due aziende consente quindi di mettere a punto un conglomerato mediatico con un un audience online di 117 milioni di visitatori.

L’integrazione all’interno di AOL permette così all’Huffington di consolidare la propria posizione sul mercato nonché poter fare affidamento su rinnovate riserve di finanziamento avvantaggiandosi delle economie di scala che sarebbe in grado di mettere in moto l’ecosistema mediatico della internet company. Non solo, per Arianna Huffington, fondatore del blog-site di culto americano, significa avere l’occasione per trovare modalità più efficienti per monetizzare il valore dell’audience.

Il matrimonio Huffington-AOL evidenzia il cambiamento di fondo che caratterizza l’industria dei media: per competere e mirare a risultati di un certo spessore le cifre da mettere in gioco diventano ormai elevate e alla portata di pochi grandi gruppi. News Corp. si gioca 30 milioni di dollari sulla scommessa del Daily; AOL mette sul piatto più di 300 milioni di dollari. La storia dell’Huffington lascia intendere che le ambizioni di una testata online debbano ormai poggiare su investimenti di un ordine di grandezza che non molti possono permettersi. Fino ad oggi il giornale online diretto dalla signora Huffington aveva già raccolto 37 milioni di dollari di finanziamenti, somma che ha permesso nel tempo di strutturare il giornale online avvalendosi di risorse tecnologiche e di redazione sempre più potenti ed efficienti.

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