Contenuti video: il nuovo volto multimediale dei giornali

25 Gennaio 2011 • Digitale • by

Per la prima volta nella storia, nel corso del terzo trimestre 2010, i giornali online hanno superato la TV in termini di minuti video trasmessi. E’ il risultato emerso dai dati resi disponibili congiuntamente da TubeMogul e BrightCove: 313 milioni di minuti video trasmessi dai siti dei giornali contro 290 milioni trasmessi dalle emittenti broadcasting. Cresce anche il numero dei downlad dei video effettuati dai siti dei giornali aumentati di trimestre in trimestre del 51% per un totale di 482 mila.

Per quanto i dati della ricerca siano da considerare come dati tendenziali, poiché basati su un campione di media americani e globali, si può comunque affermare che il contenuto video è ormai diventato una componente naturale nella comunicazione online dei giornali: permette di aggiungere una prospettiva di informazione complementare al testo, rende più efficace il messaggio. E poi è apprezzata dai lettori.

In tutti quei giornali in cui si è riusciti a impostare una creazione di contenuti video, strutturati coerentemente con il sistema editoriale, l’effetto è stato di un aumento del traffico: più pagine visualizzate, più visitatori. Il video ha un ulteriore pregio: si adatta perfettamente a un approccio pubblicitario, più del testo; cattura l’attenzione, il messaggio è immediato. Raccontare un evento attraverso immagini, voci, suoni rafforza la componente testuale e crea i presupposti per una permanenza maggiore del visitatore sul sito. In base alle statistiche, per il giornali, il tempo medio di visualizzazione del video è di 1:30 (un minuto e 30 secondi).

La centralità del video come ingrediente della comunicazione online e la sua progressiva affermazione è ben visibile anche guardando a ciò che succede sui siti dei quotidiani italiani. La Repubblica.it ha reso il video un ingrediente costante alla produzione di contenuti. La notizia di apertura è sempre costituita da un mix di ingredienti multimediali in gran parte creati a partire da notizie di tg e programmi tv. In prevalenza è la stessa logica che viene applicata in altri quotidiani, dalla Stampa al Corriere. Per quest’ultimo vale anche la produzione di contenuti originali, grazie agli investimenti fatti su Corriere Tv, così come accade per RepubblicaTv.

La notizia dell'attentato a Mosca pubblicata in home page da Repubblica sfrutta al massimo la componente video

La stessa notizia pubblicata da NYT: il testo è associato a un filmato YouTube e a una serie di immagini visibili direttamente in home page

La pratica di condividere contenuti video prodotti da TV con articoli e notizie prodotte dai giornali è uno stile soprattutto italiano. I quotidiani nazionali americani, vedi New York Times e Washington Post tendono a separare i due contenuti. Il New York Times, in particolare, pubblica gli articoli in forma testuale e lascia il lettore accedere a una sezione video separata cui accedere a contenuti originali. nelle occasioni più importanti, è il caso della notizia cui si fa riferimento sopra, si accede al vido direttamente dalla notizia in home page. In Inghilterra, il Guardian ha strutturato l’informazione video come contenuto complementare alla notizia attraverso produzione di video propri, in particolare opinioni e approfondimenti di propri giornalisti, in uno stile asciutto ed elegante. Nei casi di breaking news di grande rilevanza è pratica comune associare filmati dell’evento appoggiandosi a network televisivi.

Si nota, quindi, in generale, un approccio più o meno strutturato alla produzione di contenuti video. L’approccio italiano, tranne poche eccezioni, rivela una debolezza rispetto a quello applicato nei paesi anglosassoni: non esiste ancora una formale creazione di contenuti video, ma ci si appoggia a contenuti ripresi dall’informazione televisiva mentre nei quotidiani anglosassoni, grazie in particolare a ingenti investimenti realizzati sul web, esiste una produzione ad hoc conseguente una strutturazione organizzativa più avanzata in grado di erogare servizi video di qualità.

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