Cresce la pubblicità su TV e Web

13 Dicembre 2011 • Digitale, Economia dei media • by

Diminuisce quella sulla carta stampata. Lo dice  l’ultimo aggiornamento delle  previsioni sugli investimenti pubblicitari nel mondo pubblicato la scorsa settimana da ZenithOptimedia, società internazionale di servizi media.

L’analisi di scenario, «Adspend Forecast», offre l’opportunità di verificare quali siano le probabili evoluzioni degli investimenti pubblicitari a breve-medio termine consentendo di definire con buona approssimazione l’appeal di ciascun media nel futuro prossimo venturo sia complessivamente a livello mondiale che all’interno di ciascuna macro area geografica. Stante la buona attendibilità della fonte, i numerosi riferimenti all’Europa Orientale nel suo insieme ed i dettagli relativi a diverse nazioni, Italia compresa, consentono di circostanziare adeguatamente gli sviluppi di ciascun mezzo in riferimento a realtà e dinamiche a noi più prossime di quella statunitense.

Le previsioni effettuate tengono in considerazione “l’effetto quadriennale” legato alla presenza in quest’arco personale di eventi, quali le elezioni presidenziali negli Stati Uniti ed i Campionati Europei di Calcio, che, congiuntamente alla ripresa post terremoto del Giappone ed altri avvenimenti socio – politici, impattano sugli investimenti pubblicitari.

Complessivamente ci si attende uno sviluppo che passerà da un incremento del 4,7% nel 2012 ad uno del 5,8% nel 2014. Sviluppo che sarà guidato da nazioni che non sono quelli che tradizionalmente vengono considerati gli Stati guida dell’economia mondiale, con incrementi straordinari, anche in questo caso, della Cina che vede quasi raddoppiare il livello di investimenti da qui al 2014, arrivando al 95% di quella che è la spesa pubblicitaria del Giappone, seconda nazione al mondo per investimenti media dopo gli USA, ma anche di Brasile, Russia e Indonesia; il nuovo “BRIC” della comunicazione pubblicitaria.

Fonte: Zenith Optimedia

Internet e, ancora una volta, il mezzo televisivo, i media per i quali sono previsti i maggiori incrementi nel futuro prossimo venturo. Si delinea sempre più, parrebbe, una comunicazione “schermo centrica” con questi due mezzi che passano da un 54.3% nel 2010 ad un’incidenza sul totale degli investimenti del 61,5% a fine 2014.

Per quanto riguarda specificatamente il Web si assiste ad una sempre maggior concentrazione degli investimenti a favore di pochi attori, con il predominio assoluto di Google, che da solo si accaparra quasi la metà del totale, e Facebook in fortissima crescita a danno di Yahoo, Aol e Microsoft.  

Le ipotesi di sviluppo vedono il proseguire della contrazione della spesa pubblicitaria su quotidiani e periodici con la quota della carta stampata, quotidiani e periodici, che scenderebbe dall’attuale 31.2% al 25% al termine del periodo preso in considerazione. Sostanzialmente stabili radio ed esterna.

In questo scenario globale forte sofferenza per l’Europa Orientale, ed in particolare l’Italia, a fronte di una crisi economica che ZenithOptimedia stima ragionevolmente di non rapida conclusione, se non addirittura in ulteriore peggioramento. In Europa si dovrebbero avere tassi di sviluppo inferiori ad ogni altra macro area geografica presa in considerazione, ad esclusione dell’Africa il cui mercato però ha dimensioni che sono meno del 5% di quello dei Paesi a noi più vicini. Una tendenza che, se confermata, vedrebbe l’Italia soffrire più di altri arrivando addirittura ad essere estromessa dalla top ten mondiale delle nazioni con i maggiori investimenti pubblicitari.

Con le aziende che sempre più stanno apprendendo a raccontare storie, nel senso positivo del termine, in maniera autorevole e coinvolgente, trasformandosi loro stesse in media company servendosi, anche, di social media e social network, l’andamento previsionale degli investimenti pubblicitari classici racconta solo una porzione, una quota, per quanto rilevante, della comunicazione e delle sue evoluzioni. E’ un aspetto non trascurabile nel momento in cui si desidera, o necessita, effettuare un’analisi di scenario esaustiva.

 Ci ritorneremo molto presto.

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