“Non esiste in Ticino un prodotto come 20 Minuti”

30 Giugno 2011 • Giornalismo sui Media • by

Marco Boselli direttore di 20 Minuten, il quotidiano più letto della Svizzera (494’368 copie distribuite nella Regione tedesca e 207’112 in quella romanda), è sicuro che la versione italiana del gratuito che partirà il 14 settembre e si chiamerà 20 Minuti avrà successo anche in Ticino. Il fatto che il mercato dell’informazione nel Cantone sia potenzialmente saturo non spaventa Tamedia, il gruppo zurighese proprietario della nuova testata che già controlla metà della stampa svizzerotedesca e due terzi di quella romanda. E che per questa esperienza ticinese si è alleata con Giacomo Salvioni editore de La Regione.

Più preoccupati invece sembrano gli altri attori della carta stampata ticinese che vedono in questa iniziativa il tentativo di destabilizzare ulteriormente gli equilibri pubblicitari già difficili. Claudio Mésoniat, direttore del Giornale del Popolo è convinto che “il primo obiettivo non è far soldi ma sbaragliare la concorrenza sottraendole pubblicità a prezzi stracciati”.

Di fatto con una pubblicazione nelle tre lingue ufficiali e il partenariato con il sito di informazione Ticinonline (www.tio.ch) nasce la prima offerta mediatica nazionale che permetterà ai clienti pubblicitari di raggiungere con un solo ordine la Svizzera tedesca, quella romanda e il Ticino.

L’idea alla base della testata è quella di un giornale per i lettori ticinesi, in particolare i giovani che vivono e lavorano in città. Oltre alle notizie nazionali ed estere, 20 Minuti coprirà quotidianamente i fatti importanti di cronaca locale, le informazioni sportive, di intrattenimento e del mondo digitale.

Per saperne di più, abbiamo fatto qualche domanda a Marco Boselli, direttore  di 20 Minuten.

Il mercato ticinese non è già saturo per un nuovo prodotto editoriale come 20 Minuti?

“Tre giornali non sono così tanti. Anche in Svizzera tedesca e romanda il mercato era saturo. In Svizzera tedesca quando siamo partiti con 20 Minuten c’erano 50 testate con le quali dovevamo confrontarci, eppure l’esperienza è andata benissimo.”

Dunque quale è il segreto che vi rende così fiduciosi?

“Non esiste un prodotto come 20 Minuti e noi vediamo una nicchia aperta”

L’idea di sbarcare anche in Ticino come è nata?

“Da una conversazione con l’editore de La Regione Giacomo Salvioni in cui ci chiedeva di riflettere insieme sull’idea di lanciare un giornale gratuito in Ticino”

Quindi l’operazione editoriale non è solo di Tamedia?

“No è in collaborazione con l’editore Giacomo Salvioni. Il gratuito sarà edito dalla società 20 minuti SA, detenuta in ragione di metà ciascuno da Giacomo Salvioni e da 20 Minuten AG. I coeditori del nuovo giornale sono Pietro Supino, presidente del consiglio di amministrazione di Tamedia, casa madre del gruppo 20 Minuten, e lo stesso Salvioni. Non conosciamo bene Il mercato editoriale ticinese e avevamo bisogno di un partner di appoggio che ci introducesse e ci orientasse”.

A settembre iniziate con la distribuzione del cartaceo. Lancerete anche una versione italiana del sito 20 Minuten?

“No a settembre partiremo solo con il cartaceo. Per la parte online ci appoggiamo interamente al sito di Ticinonline con il quale sicuramente nasceranno interessanti sinergie e implementazioni sulla base delle reciproche esperienze. ”

Che tipo di giornale sarà?

“Sarà un giornale giovane che si rivolge al pubblico dei giovani e tratta I temi del mondo e della cultura giovanile come la disoccupazione, la dipendenza dalle droghe, lo sport, la musica.”

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