Marcello Foa

Co-fondatore dell’EJO, giornalista

Marcello Foa è nato a Milano nel 1963, è sposato e ha tre figli. Laureato in Scienze politiche all’Università degli Studi di Milano, ha iniziato la carriera giornalistica a Lugano nel 1984 alla Gazzetta Ticinese e poi al Giornale del Popolo, due quotidiani ticinesi. Nel 1989 è stato assunto al Giornale  da Indro Montanelli con la qualifica di vicecaporedattore esteri. Nel 1993 lo stesso Montanelli lo ha nominato caporedattore esteri, incarico mantenuto per 12 anni.
Nell’agosto 2005 è diventato inviato speciale di politica internazionale con particolare attenzione per Russia, Francia, Germania, Turchia, Stati Uniti, il processo di unificazione europea e le questioni geostrategiche.

In seguito ha diretto il sito de il Giornale fino a metà agosto 2011, quando ha lasciato il quotidiano di via Negri 4. Terminato un breve sabbatico, è tornato in Svizzera dove ha assunto l’incarico di direttore generale del gruppo editoriale TImedia.

Ha creato “Il cuore del mondo” nel 2007, oggi è un blog indipendente ospitato da ilgiornale.it.

Ha collaborato con numerose testate radiotelevisive, italiane e straniere tra cui Bbc Radio.

Nel 2004 ha co-fondato l’Osservatorio europeo di giornalismo (Ejo) presso l’Università della svizzera italiana (Usi) di Lugano insieme al Prof. Stephan Russ-Mohl. Ha focalizzato le proprie ricerche accademiche sul fenomeno dello spin, finalizzandole nel saggio <Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi> (2006, Guerini e associati editore), testo che è stato adottato da 7 università.

Insegna giornalismo internazionale e comunicazione all’Università della Svizzera Italiana, a livello di bachelor e di master. Ha tenuto lezioni all’Università statale,  all’Università di Bergamo, nonchè conferenze per associazioni pubbliche e private in diversi Paesi.

Nel 2010 è uscito il suo secondo libro, il romanzo storico “Il ragazzo del lago“, la straordinaria vita di Aimone Canape, l’ultimo testimone della cattura di Mussolini a Dongo, che ha venduto oltre 15mila copie in pochi mesi.

Nel maggio 2012 il suo terzo libro “Il bambino invisibile“, la commovente storia di Manuel Antonio Bragonzi, il bambino cileno che a 5 anni scelse di vivere nel bosco per sfuggire alle violenze e alla crudeltà degli uomini. Un’altra storia vera, sensibile e rinfrancante per tutti noi.

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