La scorsa settimana ha dimostrato ulteriormente quanto possano essere tesi i rapporti tra alcuni giornali britannici e i politici che cercano di regolamentare il loro operato. La questione è esplosa quando il Daily Mail ha pubblicato un articolo sul padre di Ed Miliband, il leader dell’opposizione nel Regno Unito, dal titolo “Miliband’s father hated Britain” (“Il padre di Miliband odiava l’Inghilterra”, ndr). Ralph Miliband, genitore dell’esponente del Labour Party, morto nel 1994, era un rifugiato ebreo che ha combattuto per l’Inghilterra nella Seconda Guerra mondiale per poi diventare un accademico marxista molto influente.
Ed Miliband, ovviamente, ha protestato contro questo insulto nei confronti del padre e il Daily Mail gli ha consentito di scrivere una risposta alle accuse. Il tabloid ha pubblicato quindi la smentita di Miliband, insieme ad altri due pezzi in cui il quotidiano giustificava la scelta di lasciare spazio alla replica stessa, ma rivendicando allo stesso tempo le ragioni dell’articolo su Ralph Miliband che, a detta del giornale, era corretto.
Ed Miliband non è un politico molto amato ma in molti in Inghilterra hanno ritenuto che gli insulti scagliati contro suo padre fossero immotivati, come dimostra un nuovo sondaggio del Guardian. Persino alcuni parlamentari conservatori, compreso Zac Goldsmith, hanno criticato il Daily Mail, mentre su Twitter l’hashtag #mydadhatedbritain ha parodiato la campagna del giornale inglese, unendosi al dibattito.
La controversia ha fatto ricordare ad alcuni come il Daily Mail, un tempo, avesse anche dato il suo appoggio ad Adolf Hitler: Viscount Rothermere, bisnonno dell’attuale proprietario del giornale, infatti, pubblicò un pezzo in favore del fascismo, intitolato “Hurrah for the Blackshirts!” (“Evviva le camice nere!”, ndr). Alcuni critici del Daily Mail, inoltre, hanno lanciato un’iniziativa per bloccare la pubblicità sul quotidiano. Si tratta dello stesso tipo di campagna che ha portato alla chiusura del News Of The World di Murdoch in tempi recenti.
Il Mail On Sunday, la testata satellite del Daily Mail, ha persino ammesso che uno dei suoi reporter avrebbe anche partecipato a una messa in memoria di uno degli zii di Ed Miliband per chiedere ai parenti un commento sul caso. Contrariamente alla presa di posizione belligerante del Mail, il direttore del Mail On Sunday Geordie Greig si è scusato immediatamente e ha sospeso due dei suoi giornalisti. Per inquadrare al meglio la questione, è bene ricordare che il direttore del Daily Mail, Paul Dacre, è stato uno dei più attivi e potenti oppositori del tentativo del governo, sostenuto dai maggiori partiti e da Ed Miliband in prima persona, di introdurre una regolamentazione della stampa, in seguito alla Leveson inquiry e dopo una serie di proposte di legge più leggere. Il 9 ottobre, i parlamentari inglesi si riuniranno a questo proposito per discutere le altre proposte sul tavolo, sostenute anche da Dacre.
L’intera questione ha messo di nuovo gli uni contro gli altri i giornali che, come il Daily Mail, contrastano la regolamentazione voluta dal governo, e i politici che, invece, la sostengono. Il caso solleva anche diversi interrogativi sul futuro di Paul Dacre, l’editor che una volta faceva tremare di paura i politici e sembrava invincibile.
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