Nell’arco di poche ore dalla sua uscita la notizia della morte di Osama Bin Laden è già diventata globale e riconosciuta come una delle più importanti del decennio, se non del secolo. Rimbalzato dagli USA nella notte europea, l’annuncio di Obama ha raggiunto il vecchio continente all’alba spinta dai titoli nelle homepage dei quotidiani, dai lanci di agenzia e dai primi notiziari del mattino. E dagli schermi degli smartphone. Se la notizia in sè appare già secolarizzata in mezza giornata, anche il modo in cui essa è stata fruita sembra avere i numeri per passare alla storia. Tech Crunch ha pubblicato la cronaca della diffusione della notizia, risalendo indietro fino al big-bang informativo: un post su Twitter. Keith Urbahn è stato alla guida dello staff dell’ex segretario alla difesa statunitense Donald Rumsfeld e ha un profilo su Twitter dal quale ha annunciato di essere venuto a conoscenza “da persona affidabile” della morte di Osama Bin Laden per mano dei corpi speciali americani: TWEET URBAHN
Secondo Tech Crunch, che pubblica dati diffusi da Twitter stesso, il post di Urbahn avrebbe raggiunto picchi di re-tweet vicini ai quattromila al secondo. Il Social Network ha bruciato l’annuncio ufficiale della Casa Bianca di un’imminente dichiarazione del Presidente, avvenuto quaranta minuti dopo. Anche l’annuncio dell’apparizione di Obama è arrivato prima su Twitter che altrove, grazie a Steve Brusk della CNN che ha riferito dal suo profilo come da Washington stesse per partire un annuncio “national security related”: TWEET BRUSK
Anche in questo caso i media mainstream, insieme al reparto comunicazione della Casa Bianca, sono stati bruciati sul tempo da rumours crescenti, provenienti da persone affidabili, che le grandi testate e i network hanno solo potuto confermare. Ancora più clamorosamente, sempre Tech Crunch è risalito anche a un tweet più primigenio, proveniente direttamente dalla località Abbottabad in Pakistan dove Osama Bin Laden sarebbe stato ucciso. Sohaib Athar è un consulente informatico laureato a Preston che ha potuto seguire il blitz in diretta e sul posto, dando notizia su Twitter del passaggio di elicotteri sopra la località nella valle di Orash, definendolo anomalo. Scoprendo, solo successivamente, di essere stato testimone di un evento così importante: TWEET ATHAR
La portata storica di una notizia si può stabilire seguendo più direttrici: il suo effettivo contenuto, la rilevanza e il peso sull’epoca in cui avviene oppure per le modifiche che riesce a imprimere sull’informazione e sulla sua fruizione. Nel 2001 assistemmo agli aerei schiantarsi sul WTC di New York principalmente grazie alla tv, che trasmetteva in diretta in tutto il mondo. La notizia arrivò via etere, nello stesso momento, in tutto il pianeta. Dieci anni dopo la morte del responsabile di quell’attentato è annunciata al mondo tramite un mezzo, Twitter, che nel 2001 non era nemmeno un’idea ma che in cinque anni – il lancio di Twitter risale al marzo del 2006 – si è dimostrato capace di mettere i media mainstream all’angolo, costringengoli a seguire. Ovviamente, su Google Maps il luogo del blitz è già stato individuato.
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