Svizzera italiana: media di qualità ma sempre più in difficoltà

13 Dicembre 2022 • Giornalismi, Più recenti, Ricerca sui media • by

Poche settimane fa il Centro di ricerca sul pubblico e la società (Fög) dell’Università di Zurigo ha pubblicato il tradizionale annuario «Qualità dei media», un’analisi dettagliata dell’evoluzione del mercato mediatico svizzero. Per la parte italofona hanno collaborato Colin Porlezza dell’Istituto di media e giornalismo e Linards Udris.

La Svizzera italiana è una realtà particolarmente piccola e circoscritta dal punto di vista geografico, e di conseguenza presenta un sistema mediatico con limiti e potenzialità del tutto peculiari rispetto al resto della nazione. Durante gli ultimi anni, crisi climatiche, finanziarie e pandemie hanno indebolito l’intero sistema dell’informazione, a livello internazionale. Per le piccole realtà come quelle presenti in Ticino e nel Cantone dei Grigioni, la sfida è stata indubbiamente più problematica.

La salvezza del digitale

Pur presentando una ricca produzione cartacea, la crisi finanziaria, oltre al costante calo di lettori, sembra aver influito notevolmente sull’eterogeneità del mercato della stampa di questa regione, vedendo chiusure, fusioni o drastici tagli alla produzione di storiche testate locali. Nel Cantone del Grigioni, dove la carta stampata incontra da tempo grosse difficoltà,  si è cercato di correre ai ripari con diverse proposte online. Si registrano infatti alcuni siti d’informazione locale, la cui offerta non sembra però andare oltre l’intrattenimento linguistico e territoriale. La mancanza di notizie più approfondite e di ampio respiro è una caratteristica comune in tutta la regione, e sembrerebbe essere peggiorata a seguito della pandemia. Come si legge dall’annuario: “La varietà geografica è calata in quasi tutte le testate analizzate negli ultimi anni. Quest’evoluzione negativa si riflette nella crescente attenzione per le questioni e gli eventi nazionali e regionali. Le testate della Svizzera italiana registrano quindi un orientamento nazionale molto più marcato”.

A fronte di una crescita di notizie locali e nazionali, dal 2015 si è assistito anche ad un aumento della produzione autonoma da parte di giornalisti e giornaliste (si è passati dal 55% nel 2015 al 66% nel 2021). I contributi di agenzia non presentano invece particolari crescite. Un dato interessante, tenuto conto dell’importanza strategica delle notizie di agenzia, che spesso coprono buona parte dell’informazione sulle altre regioni linguistiche.

Strategie differenti

Un aspetto importante che emerge dallo studio è l’approccio differente dei due Cantoni in materia di politica dei media, in particolare quando si tratta di promozione e supporto delle emittenti pubbliche. Nel Cantone dei Grigioni, dove l’attenzione verso un miglioramento dell’offerta mediatica italofona è particolarmente sentita, sono state intraprese ricerche ed analisi per valutare delle possibili soluzioni alla carenza informativa. In Ticino la situazione è meno sentita, e non esistono attualmente studi su mandato pubblico che analizzino in modo approfondito la situazione locale. Secondo i ricercatori la risposta a questo mancato interesse può essere ricercata negli alti standard dell’informazione ticinese. Secondo il report, i programmi d’informazione della RSI ottengono punteggi qualitativi elevati, al pari dei connazionali della Svizzera tedesca e romanda. Promossa anche la qualità di reti private come TeleTicino e dei quotidiani Corriere del Ticino e La Regione.

“In generale, si può affermare che il panorama mediatico della Svizzera italiana tende ad avere una qualità simile a quella delle altre regioni linguistiche. Questo è probabilmente anche il motivo per cui, nonostante i cambiamenti strutturali e la crescente concentrazione dei media, nel Canton Ticino è mancato finora un dibattito sulla politica per i media, ad esempio riguardo alle misure di finanziamento”.

Ciò che emerge è perciò l’immagine di un panorama mediatico che a discapito dei numerosi ostacoli affrontati riesce comunque a produrre contenuti di qualità. Nella Svizzera Italiana l’informazione politica e regionale è in aumento, così come i contributi redazionali, e nel Cantone dei Grigioni il dibattito sull’innovazione e il miglioramento della copertura italofona ha ormai preso il via.

La vera incognita sarà quella di comprendere se e come le testate riusciranno a sopravvivere in futuro. Le ridotte risorse finanziarie e di infrastrutture sono infatti un grande ostacolo all’innovazione digitale, elemento chiave per la sopravvivenza di una qualunque azienda mediatica del futuro.

Link allo studio: https://www.foeg.uzh.ch/de/jahrbuch-qualit%C3%A4t-der-medien/vertiefungsstudien.html

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