Le idee dei Knight fellow per innovare il giornalismo

4 Settembre 2013 • Digitale • by

Ormai è chiaro che il digitale sta salvando e contemporaneamente distruggendo il giornalismo. Internet, i tablet e gli smartphone stanno logorando il modello di business tradizionale, basato sugli introiti pubblicitari, dai quali dipendevano i giornali. Questi gadget elettronici hanno aiutato i giornalisti a raggiungere nuovi tipi di pubblico e la possibilità di entrare in contatto con una vasta gamma di fonti e di scoprire nuovi modi di raccontare gli eventi.

jsk-logo-textLa Stanford University della California, cuore della Silicon Valley e della rivoluzione digitale, incoraggia i giornalisti a collegarsi con i suoi network per scoprire nuovi modi per reinventare  il loro lavoro di giornalismo. A questo proposito, la John S. Knight Fellowships invita i giornalisti a diventare fellow della Knight e a trascorrere un anno presso il campus, collaborando con esperti di grafica e uomini d’affari al fine di sviluppare la tecnologia necessaria ad aprire nuove strade per il futuro del giornalismo.

Florenci Prada, responsabile del programma Digital Campus e parte di Swissnex San Francisco, un’azienda elvetica in parte pubblica e in parte privata che collega la Svizzera alla Silicon Valley, ha scelto i suoi progetti preferiti tra quelli scaturiti dalle idee dei Knight fellow. Eccoli di seguito:

Newstapes, il “concierge” delle notizie:
Questo sito si occupa di risolvere il problema alle persone che hanno l’impressione di non aver tempo per tenersi aggiornati con le news, offrendo un riassunto su misura degli argomenti in cui la persona è interessata e per il tempo che ha a disposizione. Newstapes offre la giusta quantità di notizie: su misura per un quarto d’ora di tragitto sui mezzi pubblici o per i 10 minuti di pausa caffè.

Animated Press, la stampa animata:
Il ciclo di news 24 ore su 24 è perfetto per le persone dipendenti dalle notizie, che possono seguire passo per passo ogni crisi e ogni questione internazionale in tempo reale. La maggioranza delle persone, però non vuole trascorrere la propria giornata seguendo gli sviluppi di un evento in ogni singolo dettaglio: la massa di informazioni fornita tutta in una volta in caso di una notizia dell’ultima ora importantissima è spesso sconvolgente.  Animated Press si avvale di grafici e animazioni per illustrare, contestualizzare e spiegare velocemente, a chi avesse perso il filo, un storia complessa. Il primo contributo riguarda la crisi siriana, esplicata in 5 minuti. Il prossima in ordine sarà la crisi greca.

Sam Stewart a caccia della manipolazione fotografica:
Il Knight Fellow e fotogiornalista Sam Stewart sta affrontando una delle grandi problematiche di questo settore. Si tratta della facilità con cui al giorno d’oggi le fotografie possono essere manipolate in digitale. Steward sta sviluppando degli strumenti che possono individuare eventuali manipolazioni nelle fotografie che accompagnano le notizie.

Iniziare dal basso:
I giornalisti locali devono riannodare il filo con le loro comunità se vogliono sopravvivere. Un ex-editor di Voice of San Diego racconta come abbia deciso di cambiare totalmente il modo in cui il suo giornale copriva la politica locale. Invece di chiedere ai candidati quali fossero le loro idee politiche, i suoi giornalisti sono andati in strada e hanno chiesto ai residenti quali fossero gli argomenti che li preoccupavano maggiormente. Andrew Donohue sta lavorando a un progetto che si prefigge di tenere i giornalisti e i lettori coinvolti più a lungo e in maniera più sensata sulle storie che veramente li interessano. Il segreto è l’engagement.

Photo credits: jeanbaptisteparis / Flickr CC

 

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