I media e gli scandali, due pesi e due misure

29 Febbraio 2012 • Etica e Qualità • by

È lecito chiedersi cosa debba ancora succedere prima che il più potente tycoon mediatico si ritiri. Rupert Murdoch non ricopre in effetti nessun incarico pubblico paragonabile a Christian Wulff, presidente della Repubblica federale tedesca, o a  Philipp Hildebrand, fino al 9 gennaio di quest’anno presidente della Banca nazionale svizzera. Rimane ancora da chiarire se Murdoch sia legalmente perseguibile per il più grande scandalo di intercettazioni telefoniche, in cui un sia stato coinvolto un magnate dei media. In ogni modo, non sussiste alcun dubbio che il tycoon condivida la responsabilità politica e morale con i suoi giornalisti che hanno intercettato illegalmente le conversazioni di più di 6000 telefoni. Ormai non si tratta solo di singole pecore nere, come ce ne sono in altre grandi redazioni. Con il beneplacito di Murdoch si è sviluppata una mala cultura imprenditoriale che ha screditato il giornalismo come mai era accaduto prima. Raramente la libertà di stampa è stata manipolata in maniera così plateale, oltretutto mettendola a rischio, perché tali atti criminali provocano delle controreazioni orientate ad imbavagliare i media.

E soprattutto: perché  i media non si occupano dello scandalo Murdoch  nello stesso modo in cui si sono accaniti per settimane e mesi nei confronti di dirigenti della politica o della finanza per vicende molto meno rilevanti del “Phone Hacking Scandal” ? Come può Murdoch aver la faccia tosta di offrire graziosamente agli inglesi un Sun on Sunday (un altro giornale scandalistico che sostituisce il News of the World, da lui chiuso qualche mese fa)? Ci si chiede come mai i media rimangano quasi imperturbabili, quando Murdoch si permette di acquartierarsi a Londra invece di andare a nascondersi  pieno di vergogna nell’angolo più remoto dell’Australia? Ho l’impressione che i media applichino agli scandali due pesi e due misure. Sarebbe ora che mostrino i muscoli anche nei riguardi di Murdoch e non solo contro i Wulff e Hildebrand di turno.

Traduzione dall’originale tedesco “Zweierlei Mass bei der Skandalisierung” a cura di Alessa Filippi

*da John Mair/Richard L. Keeble: The Phone Hacking Scandal: Journalism on Trial, Suffolk: Abramis Publ.

 

 

 

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