Il giornale canadese The Globe and Mail scommette sul futuro della carta stampata. Ingenti investimenti nella convinzione che il giornale tradizionale non è morto, né mai morirà, ma che deve necessariamente adattarsi a nuovi tempi
Quanto e come sono cambiati i giornali cartacei negli ultimi anni? Poco, forse troppo poco. Negli ultimi dieci anni il web ha spiccato il volo e ha determinato investimenti mirati a rivisitare progressivamente la presenza online, valorizzandone i contenuti in termini di qualità di visualizzazione e navigazione dei siti. Ma l’aumento dell’importanza del web e il contemporaneo decollo di canali di informazione supplementari avviati grazie alla disponibilità di strumenti di lettura più evoluti come smartphone e tablet, rendono più urgente la differenziazione del prodotto cartaceo, non solo in termini di scelta dei contenuti, ma di modalità stesse di layout e design.
The Globe and Mail, storico quotidiano canadese a diffusione nazionale, ha accettato la nuova sfida e, come spiega John Stackhouse, editor in chief, sono state create le condizioni per progettare il giornale del futuro. Un obiettivo puntato non tanto alla riduzione dei costi, ma alla ricerca di una formula che possa accogliere un rinnovato apprezzamento dei lettori e un rinnovato interesse da parte degli investitori pubblicitari, nella convinzione che la carta non è morta, né mai morirà, ma che deve necessariamente adattarsi a nuovi tempi.
Si tratta, nel caso del The Globe and Mail, di investimenti ingenti, come evidenziato dal contratto stabilito con Transcontinental Prints. Vale la pena, si chiede Josh Tapper del Nieman Lab, compiere investimenti a lungo termine in un momento in cui il la carta sembra sempre più irrimediabilmente appartenere al passato? Per il gruppo canadese la carta ha un futuro se si ha il coraggio di innovare, mettendo in discussione l’intero assetto del prodotto cartaceo.
“Sebbene il giornale venga letto in gran parte da persone che hanno un gran familiarità con le news online – afferma Stackhouse – la carta aggiunge significato alle notizie che sono lette sul web. Significa operare una maggiore selezione degli argomenti trattati e dare ad essi un maggior spessore giornalistico di quello proposto su web cercando di non appiattire il tutto su formule grafiche ed editoriali superate”.
Il tutto senza impoverire il web che continua una sua vita parallela e nei confronti del quale The Globe and Mail ha introdotto un interessante redesign che tende ancora una volta a interpretare nel migliore dei modi l’esperienza del lettore online.
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