MEDIADEM si avvia alla conclusione

16 Febbraio 2012 • Etica e Qualità, Libertà di stampa • by

Mentre gli autori di MEDIADEM continuano la loro ricerca, prende forma  il progetto di media policy da 2,65 milioni di euro.

 In un’approfondita analisi, Evangelina Psychogiopolou dell’Hellenic Foundation for European and Foreign Policy (ELIMEP) di Atene, direttrice del progetto, guida un gruppo di ricerca volto ad analizzare se la media policy dell’Europa stia rinforzando o inibendo un sistema mediatico libero e indipendente.

L’obiettivo di MEDIADEM è localizzare e sviluppare politiche mediatiche che siano su misura delle peculiari oscillazioni che stanno avvenendo lungo tutto il panorama mediatico europeo. Il progetto di ricerca vanta collaborazioni con 14 università in 12 paesi, due nazioni candidate ed è finanziato dal settimo Framework Programme for Research della Commissione Europea come parte della convenzione di sovvenzione Citizen in the European Union. La considerevole ricerca in corso ha avuto inizio nell’aprile 2010 e si concluderà nel marzo del 2013.

Profilo del progetto:
Sono state sviluppate tre categorie di media policy all’interno del progetto MEDIADEM con fine di indirizzare e foraggiare lo sviluppo della qualità nei media in tutta Europa. In accordo con la sua policy, il progetto cerca prima di tutto di introdurre e mantenere un ambiente legalmente legittimato, di promuovere standard professionali ed etici e infine di rafforzare il tasso di alfabetizzazione mediatica.

Il piano di lavoro di MEDIADEM consta di quattro fasi distinte e ha avuto inizio con la produzione di un report completo di quelli che sono i fondamenti teorici degli obiettivi del progetto di ricerca. La prima fase ha anche fornito informazioni di contesto sui 14 differenti mercati dei media che partecipano al progetto.

La seconda fase, che attualmente è in corso d’opera, approfondisce la ricerca empirica con il contributo di 14 casi di studio, uno per ogni nazione che prende parte al progetto. Questi studi approfonditi si danno l’obiettivo di indirizzare le media policy non solo esaminandone le legislazioni, ma anche delineandone il progetto di sviluppo. Per determinare se le singole media policy promuovono la varietà e l’indipendenza dei media, l’analisi si è focalizzata sulle politiche di regolamentazione facendo delle comparazioni su un piano continentale.

La terza fase, invece, costruirà sulle informazioni raccolte nella fase iniziale del progetto. Questo passaggio, secondo MEDIADEM è progettato per “spiegare i modelli variabili di media policy e porre come obiettivo la libertà dei media e la loro indipendenza”.

La quarta fase, invece, promulgherà il cambiamento all’interno di tutti i sistemi mediatici in Europa formulando strategie concrete il cui scopo è influenzare sia i governi che gli altri attuatori non politici delle media policy.

I report finali di tutte le fasi del progetto saranno stesi grazie a una varietà di strumenti di ricerca, incluso l’esame delle risorse primarie e secondarie, interviste semi-strutturate e conferenze.

Quando sarà concluso, il progetto avrà prodotto un portfolio di ricerca di dimensioni monumentali che includerà anche un report teorico, un report di background collettivo, 14 casi di studio specifici per ogni paese, due report comparativi, un paper collettivo sulla policy insieme a numerosi fascicoli di policy, tre workshop dedicati ai case study, 14 gruppi di discussione nazionali e una conferenza finale.

I target cui MEDIADEM vuole rivolgersi con la letteratura e la ricerca prodotta sono le comunità accademiche, policy makers governativi e non, professionisti dei media, organizzazioni per i diritti umani e, tra le altre, le autorità giudiziarie di livello europeo.

Dando un’occhiata approfondita sugli scenari delle 14 nazioni distinte, i progetto MEDIADEM vuole avanzare proposte significative che possano avere un impatto a lungo termine su ogni mercato.

Tutte le informazioni, insieme all’attuale portfolio di ricerca si possono trovare qui.

Traduzione dall’originale inglese “MEDIADEM Project Moves into Final Year” a cura di Philip di Salvo

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