Neue Zürcher Zeitung, 17.10.2003
Studio americano sulle redazioni di giornale
Un redattore ogni 1000 copie vendute: è questa – secondo una famosa regola americana – il rapporto ottimale a cui gli editori dovrebbero attenersi nel determinare l’impiego del personale in redazione. Prendendo spunto da questa formula i ricercatori Philip Meyer e Minjeong Kim, dell’Università del Nord Carolina, hanno analizzato come la riduzione dello staff di redazione – o la sua stagnazione – si ripercuotono sullo sviluppo della tiratura dei giornali quotidiani (in: Newspaper Research Journal, Vol. 24, Nr. 3, Summer 2003, 76-82).
I ricercatori espongono i risultati ottenuti con la dovuta cautela, indicando le diverse variabili che avrebbero potuto interferire sui risultati. Per poter trarre conclusioni definitive occorrerebbe in particolare avere più informazioni sulla qualità e la competenza dei redattori, e sulle capacità di gestione dei caporedattori e dei direttori. Ad ogni modo – è opinione di questi ricercatori – gli analisti che giudicano un giornale non più di «una piattaforma che fornisce agli inserzionisti il maggior numero di bulbi oculari al minor prezzo possibile», dovrebbero riflettere maggiormente. Dovrebbero in particolare meditare sui fattori che, in ultima analisi, attirano maggiormente i lettori e le lettrici: l’impiego redazionale, e quindi la qualità del contenuto di una testata, si ripercuotono sul suo successo commerciale.