Sartori e l’Islam: una discussione negata

9 Gennaio 2010 • Cultura Professionale, Digitale • by

Osservatorio europeo di giornalismo, 09.01.2010

Relazioni tra giornali e mondo della blogosfera. Ecco un esempio di come spesso viene negata la partecipazione alla discussione a coloro che sono esclusi dal circuito mediatico tradizionale. Il caso. In un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera il 20 dicembre – Le nuove regole per l’immigrazione – L’integrazione degli islamici – a firma Giovanni Sartori, noto e stimato politologo, vengono fatte alcune considerazioni che suscitano una reazione diffusa tra alcuni blogger esperti del mondo islamico. La tesi di Sartori? L”impossibilità di integrare musulmani nelle società non-islamiche, tesi che viene ribadita in una risposta a Tito Boeri il 5 gennaio. Errori su errori sostengono i blogger, veri e propri strafalcioni sull’Islam e la cultura indiana, afferma Marco Restelli autore del blog Mille Orienti che risponde a Sartori in un posto titolato L’Islam, l’Italia e l’India. Errori e sciocchezze sulla prima pagina del Corriere della Sera. Altre reazioni si registrano dal blog Tutto in 30 secondi, Caro Sartori chi è lo sprovveduto? o nella risposta di Jack Trasmigrante.

Senza entrare nel merito della discussione nasce spontanea una considerazione: per i giornali esiste una informazione di serie A e una di serie B, perché non dare spazio a critiche che alimentano una discussione utile a tutti, il cui fine è una maggiore chiarezza e obiettività. Invece il tutto, come nel caso appena citato, viene limitato a un confronto sterile: Giovanni Sartori non riponde a commenti e critiche puntuali che vengono sollevate da persone che hanno tutta l’autorevolezza e cultura per intervenire. Su un tema così delicato e importante come l’immigrazione e il mondo islamico la possibilità di dare ai lettori una conoscenza più ampia viene osteggiata, quasi a dire: questo è il nostro pensiero e la nostra tesi… non negoziabile. Peccato che questo accada su un giornale di prestigio come il Corriere della Sera.