L’eccezione dei servizi a pagamento

7 Ottobre 2009 • Digitale • by

Osservatorio europeo di giornalismo, 07.10.2009

In base alla ricerca prodotta da Astra Ricerche per l’ODG della Lombardia sarebbero complessivamente 3 milioni e 700 mila le persone che utilizzano una qualche forma a pagamento per l’accesso alle notizie. Tra questi:

* 2 milioni e 300 mila coloro che utilizzano servizi internet che permettono l’accesso a notizie senza doversi abbonare, come per esempio scaricare un arretrato dall’archivio storico, oppure leggere approfondimenti e commenti non gratuiti
* 700 mila coloro che sono iscritti a servizi con abbonamento (per esempio la lettura in Pdf del quotidiano)

* 700 mila quelli iscritti a servizi mobili come la ricezione via sms delle notizie flash

Rispetto all’universo degli internauti italiani compresi tra 15 e 55 anni, valutato dalla ricerca in un numero di 16 milioni e 200 mila, significa una percentuale prossima al 20%.


Quali considerazioni si possono trarre? In generale che esiste un potenziale spazio per servizi a pagamento che siano in grado offrire una certa esclusività, unicità e originalità informativa e che esiste una disponibilità nell’accettare di sottoscrivere un pagamento per i servizi cosiddetti premimu come, appunto, ricevere informazioni su dispostivi mobili. Ma nello stesso tempo sono dati che indicano come difficilmente la forma di pagamento possa essere estesa all’accesso ai contenuti di un’edizione online di un quotidiano generalista. L’accesso e lettura alla stragrande maggioranza delle storie prodotte dal web viene considerata dai più come gratuita.

Alan Mutter, nel suo blog Reflections a newsosaur mette in evidenza in suo recente post, How to sell news on the web: a checklist , quali possano i criteri in base ai quali potere ipotizzare di legare l’accesso ai contenuti a una qualche forma di pagamento.Ecco di seguito il grafico prodotto da Mutter:

In particolare Mutter rileva come le opportunità siano in massima parte ascrivibili a contenuti di tipo business-to business e in misura molto più contenuta a contenuti consumer. L’unicità dei contenuti e degli argomenti è essenziale, così come può esserlo la rapidità e tempestività di aggiornamento. Caratteristiche che possono risultare essenziali soprattutto in contesti finanziari-economici o specialistici che siano strettamente collegati a ottenere un vantaggio diretto. Un’analisi che esclude il sito o edizione online dei quotidiani più diffusi da un’ipotesi di imposizione di balzello di accesso, le cui ambizioni per sostenere un contenuto a pagamento potrebbero essere eventualmente individuate nell’offerta di contenuti extra di intrattenimento e, in misura minore, nell’originalità ed unicità nelle notizie locali. Ma anche per quest’ultima ipotesi lo scenario italiano appare poco adatto. Le notizie locali potrebbero di per sé alimentare un interesse nel sottoscrivere un abbonamento o essere disponibili a micropagamenti?