L’online e il lettore fantasma

17 Febbraio 2010 • Digitale • by

Il numero di accessi e il tempo di lettura medio ai siti di informazione online mostrano segni di forte discontinuità in base alla portata e criticità degli eventi mediatici

In base alla classifica dei siti online USA più visitati, redatta da Nielsen Online e pubblicata da Editor and Publisher,  al top della lista si posiziona il canale digitale della Cnn con 40,6 milioni di utenti unici, seguito a breve distanza da Yahoo News, di poco sotto i 40 milioni.  Tra i giornali risultati record per il New York Times che può vantare 20,5 milioni di visitatori, cifra che garantisce alla testata newyorkese il quinto posto in classifica.


Interessante notare come l’andamento nel numero di visitatori sia soggetto a forti discontinuità a seconda della popolarità dei temi di attualità trattati nel corso dei periodi censiti. Nel gennaio dello scorso anno l’evento dell’insediamento presidenziale di Obama aveva garantito un picco mai più registrato nel corso dell’anno. Nessuna sorpresa che le cifre di gennaio 2010 siano quindi inferiori a quelle raggiunte un anno fa, sebbene di pochi punti percentuali. Per il New York Times la differenza è del 5,2%, per la Cnn del 2,5%.

Il calo è ancora più pesante se si confrontano anno su anno i dati Nielsen in base alla media del tempo di permanenza online dei singoli visitatori. Per il New York Times si passa dai 28 minuti ai 14 minuti per la Cnn da 38 a 24 minuti, per Fox News da 45 a 20 minuti. A differenza delle edizioni cartacee, sia in termini di numero di accessi, ma soprattutto in relazione al tempo di lettura totale di ciascun utente, i siti di informazione online si dimostrano molto più sensibili alla criticità ed emotività sollevata dai singoli eventi mediatici.

Questi dati testimoniano inoltre dell’eccessivo peso che viene solitamente attribuito al numero di visitatori per valutare l’autorevolezza e popolarità del media online. I 14 minuti dedicati in media al mese dai visitatori del NYT alla lettura dei contenuti proposti equivalgono a 30 secondi giornalieri, un’inezia. Più che lettori fedeli appaiono lettori fantasma.

Più confortanti sono i dati che arrivano dai siti di informazione italiani. Secondo le statistiche Audiweb relative al mese di ottobre 2009 il tempo di permanenza medio giornaliero per lettore varia, nei migliori dei casi, dai 5 minuti della Gazzetta dello Sport, ai 6 minuti del Corriere fino ad arrivare agli 8 minuti di Repubblica (vedi i dati pubblicati a dicembre su Affari Italiani)

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