Vita eterna per le bugie?

24 Maggio 2010 • Digitale • by

La rete e la propagazione delle inesattezze. Può accadere a tutti, anche a Repubblica.it

Nella home page di Repubblica.it è comparso ieri un articolo dal titolo “Vita eterna per le bugie, soprattutto se rettificate. “Mettere un’informazione sbagliata in circolazione – afferma l’autore – è un po’ come sciogliere una goccia di petrolio nell’oceano: potrà rendersi invisibile frammentandosi in mille parti, ma non scomparirà mai” Affermazione che vuole avvalorare gli studi di Brendan Nyhan, political scientist dell’Università del Michigan, e Jason Reifler, della Georgia State University, i quali sostengono che la diffusione di rettifiche non solo non elimina i fraintendimenti ma anzi li fa peggiorare.

Il paradosso è che lo stesso articolo di Repubblica contiene inesattezze che sono già state trasferite in rete, avvalorandole come vere. Già perchè l’autore scrive che .. “Brendan Nyahan dell’univesristà del Michigan e Ann Arbor e Jason Reifler hanno condotto alcuni esperimenti..” e ancora “Nyhan, Arbor e Reifler hanno condotto la propria ricerca…” Il problema? Non esiste nessun scienziato dal nome Ann Arbor. Ann Arbor è la città dove ha sede l’Università del Michigan. Peccato che l’errore sia all’interno di un articolo che parla di buona e cattiva informazione. Certo l’errore nasce dalla costruzione della frase in inglese “Political scientists Brendan Nyhan of the University of Michigan, Ann Arbor, and Jason Reifler of Georgia State University, Atlanta, have studied this phenomenon…”, ma la sostanza non cambia: Ann Arbor rimane pur sempre il nome di una città.

Non solo.. nell’articolo è scritto.. “Lo studio americano, presentato al meeting annuale dell’American Political Science Association….” Si dà quindi l’idea che sia un fatto recente, che risalga quanto meno all’ultimo meeting. Non è così: lo studio è stato presentato in una prima versione al meeting APSA nel 2006 – come dimostra il PDF del CV di Jason Reifler trovato in rete “Why are political misperceptions so difficult to correct?” (with Brendan Nyhan). Presented at the American Political Science Association annual meeting, Philadelphia, PA, September 1, 2006″ – ed è stato poi pubblicato in forma estesa e definitiva – come segnalato dal commento ricevuto – sul fascicolo di Political Behavior con il titolo When Corrections Fall: The Persistence of Political Misperceptions e si riferisce comunque ad indagini compiute da Nyhan e Reifler nel periodo 2005-2006. Il pre print è disponibile sulla home page istituzionale di Nyhan

L’articolo in questione è la testimonianza di come le inesattezze possano riprodursi in rete con estrema facilità. Come afferma lo stesso autore del resto: “mettere un’informazione sbagliata in rete è un po’ come sciogliere una goccia di petrolio nell’oceano…”

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