In Austria è stato pubblicato recentemente il libro “Der Journalisten-Report IV: Medienmanagement in Österreich” (“Il report sui giornalisti IV: Il management dei media in Austria”, ndr). La prima metà del titolo ‘Journalisten-Report’ è però fuorviante, infatti il libro si occupa principalmente del mondo dei media manager e solo in parte dei giornalisti. Per la prima volta Andy Kaltenbrunner, Matthias Karmasin e Daniela Kraus della Medienhaus Wien hanno preso in esame i media manager austriaci per saperne di più su questo gruppo di professionisti e sul loro modo di pensare.
Il campione di 131 dirigenti è stato scelto in modo casuale, ma essendo il numero relativamente piccolo, il valore dell’indagine ne risente. Per quel che riguarda i risultati fondamentali non ci sono sorprese: le posizioni dirigenziali sono ricoperte per il 74% da uomini e le poche donne a pari livello guadagnano circa il 20% in meno dei colleghi maschi. Persone che vengono dall’estero riescono ad accedere a livello manageriale solo se provenienti dalla Germania o dalla Svizzera. Tra i manager intervistati solo il 52% aveva fatto studi accademici.
La parte più interessante dello studio è però un’altra: i ricercatori hanno paragonato risultati di precedenti studi sui media manager con quelli sui giornalisti austriaci. Sorprendentemente i manager, più dei giornalisti, ritengono che i media debbano “giudicare criticamente le lamentele”, esercitare un controllo sulla politica, l’economia, la società e cercare di “influenzare l’agenda politica”, oltre a “dare una chance ai cittadini comuni di esprimere la propria opinione”. Per il giornalismo tutto ciò è devastante ed esprime una riprovevole mancanza di mordente da parte di chi, l’informazione, dovrebbe produrla: il risultato, infatti, è in controtendenza con l’opinione comune che vede i giornalisti come i più risoluti agenti del cambiamento, qui sorpassati dai ben più compassati manager. Per lo meno il risultato della ricerca va eccezionalmente contro tutte le aspettative, dimostrando ancora una volta come l’esito di uno studio può alle volte divergere da quello che il buonsenso ci suggerisce.
Tre quarti dei manager analizzati sono inoltre dell’opinione che “il management non dovrebbe influenzare in nessun modo le redazioni”. In questo caso però sorge il dubbio che i dirigenti abbiano dato le risposte politicamente corrette che era legittimo aspettarsi da loro, sospetto tra l’altro condiviso anche dagli stessi ricercatori.
Andy Kaltenbrunner et al. (a cura di): Der Journalisten-Report IV: Medienmanagement in Österreich, Wien: Facultas 2013
Articolo pubblicato originariamente su Schweizer Journalist Nr. 10+11/2013, traduzione dall’originale tedesco a cura di Alessandra Filippi
Photo credits: Graham Holliday / Flickr CC
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