Philip Di Salvo è ricercatore post-doc presso la School of Humanities and Social Sciences dell'Università di San Gallo (HSG), Svizzera. I principali interessi di ricerca di Philip sono il giornalismo investigativo, la sorveglianza di Internet, il rapporto tra giornalismo e hacking e le tecnologie black box. Presso l'HSG, Philip è coinvolto nello Human Error Project, che si occupa delle fallacie degli algoritmi nella lettura degli esseri umani. In precedenza, è stato Visiting Fellow presso il Department of Media and Communications della London School of Economics and Political Science (LSE) (2021-2022) e ha ricoperto diversi incarichi di ricerca e insegnamento presso l'Istituto di Media e Giornalismo dell'Università della Svizzera italiana (USI) (2012-2021). Philip ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze della comunicazione all'USI con una tesi sull'adozione di piattaforme cifrate di whistleblowing nel giornalismo nell'estate del 2018. Philip ha anche lavorato come docente presso la NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Italia (2018-2020). Come giornalista, Philip ha scritto o scrive per Wired, Motherboard/Vice, Esquire, Domani e altre testate, occupandosi dell'impatto sociale della tecnologia e conduce un programma radiofonico settimanale sugli stessi temi su Radio Raheem. Philip è autore di due libri: "Leaks. Whistleblowing e hacking nell'età senza segreti" (LUISS University Press, Roma, 2019) e "Digital Whistleblowing Platforms in Journalism. Encrypting Leaks" (Palgrave Macmillan, Londra, 2020). È anche membro del board di DIG Festival, un evento internazionale dedicato al giornalismo investigativo. Vive a Zurigo.