I giornali innovano, cambiano, sperimentano. Puntano sul digitale, sugli aggiornamenti quotidiani costanti, sull’interazione con il pubblico, su siti snelli, accattivanti, multimediali. Ma non solo. Da qualche tempo, nella corsa alla ricerca di una nuova identità, le testate generaliste di qualità puntano anche sull’approfondimento e sulla cultura, aggiungendo pagine e peso ai giornali. È notizia recente, ad esempio, il lancio della nuova versione dell’edizione domenicale della svizzera NZZ am Sonntag mentre gli inglesi The Guardian e The Observer sono usciti con una nuova, temeraria edizione per tutto il fine settimana chiamata We Own the Weekend (Il weekend ci appartiene, nda).
Al centro di queste operazioni vi è certamente un restyling del design ma soprattutto nuovi e maggiori contenuti. Felix Müller, direttore della NZZ am Sonntag lo ha confermato presentando il nuovo prodotto sul sito in un video: “Per andare incontro alle esigenze dei nostri lettori abbiamo notevolmente implementato la sezione dedicata ai commenti e alle opinioni così come gli articoli di contestualizzazione e di approfondimento, idem per la parte finanziaria della sezione economica dedicata in particolare gli investimenti. La sezione culturale si arricchisce di una pagina e quella dedicata alla società si fa più voluminosa, diversificata e si veste di una nuova identità formato tabloid”. Al di là di questi dettagli, che senz’altro vale la pena riscontrare con i propri occhi, sono interessanti le motivazioni che hanno spinto la testata a fare questo passo: “editore e redattore sono convenuti che i giornali, in particolare i domenicali, continueranno a suscitare un grande interesse ed una grande attenzione tra i lettori. Questo ha stimolato mesi di lavoro intenso da parte della redazione per rendere il prodotto ancora più attrattivo”. Aggiunge poi Müller: “Negli ultimi anni i quotidiani si sono sempre di più orientati verso i settimanali […] Dal punto di vista della forma e del contenuto noi di Nzz Am Sonntag guardiamo al formato del Magazine”.
Nuovi contenuti e più pagine caratterizzano anche la nuova edizione del weekend del Guardian e dell’Observer che, con una campagna marketing aggressiva e originale incentrata sui video promozionali, promette di offrire l’impossibile: approfondimento, varietà dei contenuti, dalla tecnologia alla cucina, alla cultura, alle recensioni fino a tutte le informazioni circa gli eventi e le attività possibili da fare nel fine settimana , l’edizione lancia un’offerta ampia, puntando letteralmente a riempire i fine settimana dei suoi lettori. A tal punto che il concetto stesso di “weekend”, a detta del quotidiano londinese, è destinato a diventare “The Guardian and the Observer weekend”: “Il nostro giornale vi dà così tanto da leggere e così tanto da fare che abbiamo messo il nostro marchio di fabbrica sulla parte migliore del fine settimana”, recitano infatti gli spot promozionali del giornale. Creatori della campagna gli stessi del famoso video del Guardian “Three little pigs” (scelto da Adweek come miglior video del 2012) in difesa dell’open journalism, che vedeva tra i testimonial anche l’attore Hugh Grant.
Il mezzo di supporto e di diffusione per i giornali nel futuro sarà senz’altro il digitale, ma il cuore pulsante saranno ancora la varietà e la qualità dei contenuti. E se la settimana sarà dominata da un consumo rapido di notizie brevi, il weekend sarà il momento dell’approfondimento, di un consumo slow e di qualità.
Photo credits: The Guardian
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