Medienheft, 19.08.2004
RESEARCH
Tra «cecità corporativa» e critica della società
Se negli Stati Uniti assumere un atteggiamento autocritico nei confronti del proprio giornalismo è ormai considerato un comportamento conforme alla morale collettiva, i media tedeschi si ostinano a non riflettere sul proprio operato. Dopo un breve momento di gloria nella seconda metà degli anni Novanta, il giornalismo sui media sta di nuovo diventando irrilevante in Germania.
Tra «cecità corporativa» e critica della società
Se negli Stati Uniti assumere un atteggiamento autocritico nei confronti del proprio giornalismo è ormai considerato un comportamento conforme alla morale collettiva, i media tedeschi si ostinano a non riflettere sul proprio operato. Dopo un breve momento di gloria nella seconda metà degli anni Novanta, il giornalismo sui media sta di nuovo diventando irrilevante in Germania.
Anche se specialmente ora – visto l’attuale processo di rinnovamento nel mercato dei media tedesco – un’analisi critica dei mezzi di informazione sarebbe più che mai opportuna. L’autoanalisi da parte dei media porta alla luce diversi problemi ai quali il seguente saggio tenta di dare una risposta: di che cosa devono scrivere i giornalisti (problema di definizione)? Come si può far fronte alla tanto diffusa autoreferenzialità (il parametro di riferimento non è il pubblico ma sono i colleghi e la stampa concorrente)? Come si possono evitare i conflitti d’interesse economici (dilemma della strumentalizzazione)? Come si può migliorare la posizione istituzionale del giornalismo sui media e di conseguenza aumentare l’approvazione (al’interno del mondo giornalistico) della critica dei media (problema di istituzionalizzazione)? E come si può evitare che le notizie sui media siano spesso chiare solo agli addetti ai lavori (cecità corporativa)? L’autore chiede ai giornalisti di avvicinarsi alle scienze dei media e della comunicazione per capire meglio il funzionamento del proprio mestiere e cogliere i pericoli in esso racchiusi.