Investimenti internazionali e dinamismo alla base del successo dei quotidiani polacchi
I giovani che vogliono fare carriera vengono a Varsavia perché è una città cosmopolita ed emancipata, con mezzi e investitori internazionali”, ci racconta Wojciech Cegielski, redattore ed inviato dell’emittente radiofonica pubblica Polskie Radio, nostro mentore nel visitare alcuni tra i principali quotidiani della Polonia. Ed è proprio camminando per le vie del centro che si ha la percezione di una città dinamica, in forte crescita ed in cerca di informazione. Già dal mattino presto, quando gli abitanti di Varsavia iniziano la frenetica corsa verso i luoghi di lavoro o di studio, ai semafori, all’uscita della metropolitana o alle fermate del bus si incontra un piccolo esercito di uomini e donne, tutti vestiti di rosso, che distribuiscono, direttamente nelle mani dei lettori, le copie di Metro, l’unico quotidiano gratuito nazionale che con una diffusione di oltre 400mila copie è di fatto il terzo giornale del Paese.
Visitando le redazioni di Gazeta Wyborcza, Rzeczpospolita e Fakt, tra le più diffuse testate polacche, parlando con i loro redattori, non avvertiamo le conseguenze di una crisi economica e strutturale che, anche qui, negli ultimi due anni ha colpito l’editoria facendo registrare un calo del 10% circa nelle vendite dei quotidiani. Importanti editori europei come la tedesca Axel Springer e la svizzera Ringier continuano a puntare a est ed insieme con la domestica Agora, uno dei principali gruppi editoriali polacchi, a credere nel futuro dell’informazione cartacea.Anche l’informazione online è in forte espansione ma con ritmi e numero di utenti per ora non paragonabili al resto d’Europa.
Gazeta – Gazeta Wyborcza (“Gazzetta elettorale”, con una diffusione di oltre 400mila copie per 4,5 milioni di lettori), il primo giornale indipendente della Polonia post comunista, nato nel 1989 come quotidiano per le elezioni, primeggia tra i quotidiani generalisti di qualità. Proprietà oggi dell’editore Agora, lo stesso del gratuito Metro, è considerato il più influente giornale del Paese, il quotidiano di riferimento degli intellettuali polacchi. Ha sede in un nuovo e moderno edificio vicino al centro della città nel quale lavorano più di trecento giornalisti, dediti in parte al giornale ed in parte alle piattaforme digitali. Portali sui quali l’editore da qualche tempo ha iniziato a investire, diversificando la sua offerta con il sito di informazione online Gazeta.pl e la versione digitale del quotidiano Gazeta Wyborcza.pl.
Rzeczpospolita – (“Repubblica”) è un autorevole quotidiano polacco di proprietà di Presspublica, società il cui capitale è composto al 49% dallo Stato e al 51 % da Gremi Media, holding dell’imprenditore polacco Hajdarowicz. Presspublica è anche editore di Uwaam Rze, settimanale con una tiratura di oltre 130mila copie. Ad accoglierci presso la sede del giornale, nei pressi del centro di Varsavia, Robert Lutomskj, segretario di redazione, da 20 anni nel quotidiano. Ci mostra subito il giornale, la copia che ha tra le mani indica una tiratura di 153mila: “Rzeczpospolita è un giornale molto diverso da Fakt (il tabloid che ha il record di oltre 500mila copie vendute) ed anche da Gazeta. Ci occupiamo non solo di fare informazione, ma anche di dare strumenti di consultazione, per commercialisti e avvocati, oltre che per i semplici cittadini”. Parlando estrae dal giornale due inserti, uno di colore rosa, dedicato all’economia, l’altro di colore giallo di legislazione e normative. Durante la visita Robert puntualizza che la significativa presenza statale nel capitale sociale di Presspublica ha una limitata influenza sulla conduzione del giornale, ma non ha influenza alcuna sui contenuti, mentre i ricavi del giornale si compongono di un 50% di proventi della vendita delle copie, 40-45% dalla pubblicità e il resto dalla vendita di pubblicazioni accessorie e da internet.
Fakt – Su un grande cartello all’ingresso dell’edificio campeggiano i nomi dei due grossi gruppi editoriali che hanno deciso di unire le proprie risorse per affrontare i mercati dell’ est: Axel Springer e Ringier. Dorota Losiewicz ci accompagna nella visita alla redazione del giornale più venduto nel Paese, il Fakt, di cui è redattrice. 130 persone che, interagendo con la sede di Zurigo, quotidianamente aggiornano i polacchi sulle vicende dello sport, della politica e dello show business. “Fakt propone un mix di informazione, cultura e opinioni che interessano la gente” dice Dorota.
Nella sede di Ringier-Springer vengono realizzate diverse altre pubblicazioni e magazine, mentre alla testata online del Fakt lavorano dieci persone. Il 3% del traffico internet sulle pagine online (60 milioni di visualizzazioni al mese) viene da Facebook, il 15% da Google, il resto da link e contatti. Una curiosità. Le notizie sportive, anche qui in Polonia tra le più seguite dai lettori, hanno un posto speciale su gran parte dei quotidiani: l’ultima pagina. Interamente dedicata a loro le rende maggiormente visibili. Basta girare il giornale!
* Questo articolo fa parte di due ampie pagine di approfondimento uscite sul settimanale ticinese Il Caffè sul futuro della stampa e del giornalismo dal titolo “Le ansie e le rinascite dei vecchi giornali tra i tentacoli del web” che qui vi proponiamo integralmente in pdf: pagina uno e pagina due.
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