Il caro vecchio giornale cartaceo, la preghiera del mattino dell’uomo moderno, è in crisi. Da tempo ormai e in maniera irreversibile, almeno per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Lo confermano le brutte notizie che ormai quotidianamente si rincorrono qui in Svizzera come nel resto del mondo: ieri quella della vendita del quotidiano Le Temps oggi quella di un piano di ristrutturazione al Courrier International del gruppo Le Monde che prevede la soppressione di 22 posti di lavoro. Domani, in segno di protesta, per la prima volta dalla sua creazione nel 1988, il giornale non verrà stampato. Nel frattempo il Financial Times ha annunciato il sorpasso degli abbonamenti digitali rispetto al cartaceo (100.000 copie in più) e la decisione, per il futuro, di far derivare i contenuti della carta dall’online e non più viceversa.
Alla luce di questi e altri cambiamenti importanti, per altro a ritmi vertiginosi, quale futuro dunque, per la carta stampata? E quali prospettive invece per il giornalismo di qualità, cane da guardia del potere, garante della democrazia e della pluralità di voci e di opinioni nell’era di internet? Di questo si parlerà stasera all’USI nel dibattito dal titolo “Dalla carta al tablet: transizione epocale”. Organizzato da Syndicom, sindacato dei media e della comunicazione, in collaborazione con i Corsi di giornalismo della Svizzera italiana, l’evento vedrà la partecipazione del giornalista Enrico Pedemonte, autore del libro “Morte e resurrezione dei giornali”, del direttore e fondatore di “la Cité” Fabio Lo Verso e di Natascha Fioretti dell’EJO. Modererà l’incontro la giornalista Françoise Gehring. L’appuntamento è per stasera alle 20.30 presso l’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana, l’ingresso è aperto al pubblico.
Ecco la locandina della serata: