Die Furche Nr. 47/2011
Non solo in Austria si discute aspramente sul finanziamento dei canali radiofonici e della stampa. Rasmus Kleis Nielsen e Geert Linnebank dell‘istituto Reuters della Università di Oxford hanno analizzato in che misura negli altri Paesi i media vengono sovvenzionati con il denaro pubblico facendo delle scoperte interessanti.
Il risultato a cui giungono dopo aver confrontato la situazione in Germania, Finlandia, Francia, Italia, Gran Bretagna e USA è che dagli anni ottanta gli strumenti di finanziamento politico dei media non sono cambiati di molto, nonostante i tempi difficili che stiamo attraversando. Ne approfittano soprattutto i pesi massimi dell’industria mediatica, siano essi emittenti pubbliche o editori di giornali.
Nelle nazioni prese in esame, le une e gli altri rimangono attaccati al rubinetto statale. Le prime raccolgono i cospicui canoni di ricezione, i secondi ricevono sconti sulle tariffe postali, agevolazioni fiscali e in alcuni paesi addirittura sovvenzioni dirette. Persino negli Stati Uniti, descritti sempre come il paese nel quale i media non ricevono “nessun” denaro dalla stato, affluisce più di un miliardo di dollari di contributi pubblici nei programmi televisivi e radiofonici e su per giù altrettanto denaro arriva nelle casse degli editori dei giornali.
Quando si tratta di mantenere queste fonti di approvvigionamento, il lobbismo delle potenti case editrici funziona a meraviglia. Al contrario le start up che volessero sperimentare forme nuove di giornalismo non hanno nessuna possibilità di ricevere sovvenzioni. La legge più bizzarra che gli autori hanno trovato durante la loro ricerca viene dall’Italia dove è sufficiente che due deputati dicano che il tal giornale è organo di un movimento politico perchè questo possa ricevere finanziamenti pubblici.
Rasmus Kleis Nielsen/Geert Linnebank (2011): Public Support for the Media. A Six Country Overview of Direct and Indirect Subsidies, Report, Reuters Institute for the Study of Journalism, University of Oxford
Traduzione dall’originale tedesco “Medien am staatlichen Tropf” a cura di Alessandra Filippi