Da venerdì 23 a domenica 25 giugno tornano a Riccione i DIG Awards, uno dei più interessanti eventi dedicati al giornalismo. DIG ha l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte del giornalismo investigativo in formato video e di analizzare le traiettorie della professione da diversi punti di vista. Per questa ragione, in parallelo agli Awards, cui partecipano diverse inchieste e documentari in diverse categorie, DIG offre al suo pubblico un cartellone parallelo di eventi, talk dibattiti e workshop di formazione con relatori internazionali che porteranno in Romagna le loro esperienze e contributi.
“I lavori finalisti sono una fantastica agenda del mondo, rispecchiano le nostre paure e preoccupazioni: migranti, Siria, Isis, Cina, dittature, droga, pedofilia, per citarne alcuni”, spiega Matteo Scanni, Direttore di DIG, “ma anche il rapporto con i poteri forti, le sette religiose e i predicatori farlocchi interessati più ai soldi che al cielo, o la durissima vita dei whistleblower”. Le produzioni in concorso saranno valutate da una giuria internazionale di primissimo piano, quest’anno presieduta da Jeremy Scahill, uno dei più noti giornalisti d’inchiesta Usa e co-fondatore, insieme a Glenn Greenwald, di The Intercept. “In termini produttivi, l’Italia fatica: il nostro è un mercato che non garantisce continuità, che non investe e non distribuisce, che valorizza timidamente i talenti”, continua Scanni, “incontriamo molti autori che hanno gettato la spugna ed è triste. La tv pubblica se ne frega di tutto questo, non ambisce a darsi un ruolo. La Francia scricchiola ma ha ancora un modello produttivo solido. Così i paesi scandinavi, l’Inghilterra, gli Usa”.
Tra i diversi eventi in programma a Riccione nei giorni del festival spiccano il keynote dello studioso Evgeny Morozov che, in apertura della cerimonia di premiazione degli Awards (sabato 23, ore 21 e 30), parlerà del rapporto tra giornalismo e i colossi della rete. A chiudere la cerimonia, invece, sarà la proiezione (in anteprima italiana) del documentario National Bird, dedicato alle guerre segrete con i droni militari. Dal punto di vista della formazione, DIG offrirà diversi workshop su temi di diversa natura, dalla verifica delle fonti nell’epoca delle fake news al giornalismo mobile e alla libertà di stampa online. In particolare, il giornalista Jeff Larson di ProPublica terrà un workshop dedicato agli algoritmi e ai loro effetti sull’informazione a partire dalle inchieste svolte dalla sua testata su questo tema (sabato 24, ore 9). Il tedesco John Goetz, fondatore del team d’inchiesta congiunto che unisce l’emittente pubblica Ndr e il quotidiano Süddeutsche Zeitung, parlerà invece di come concepire un’inchiesta investigativa (domenica 25, ore 9)
Particolare attenzione sarà dedicata ai temi della cybersecurity e del leaking, al fine di analizzare i rapporti tra giornalismo e hacking. L’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights e Investigative Reporting Project Italy (IRPI) – che ha di recente pubblicato l’inchiesta “Carte false” proprio grazie a un leak – terranno una serie di workshop dedicati ai temi della cybersecurity per giornalisti, della protezione delle fonti e su come strutturare un’inchiesta grazie agli strumenti online per il whistleblowing. La discussione su queste questioni culminerà in un “hacking brunch” domenica alle 11, dove Jeremy Scahill, Jeff Larson e Philip Di Salvo si confronteranno, in una discussione aperta, su questi temi.
“Abbiamo coltivato quest’ambito dalla prima edizione, coinvolgendo in Dig il Center For Investigative Journalism di Londra, diretto da Gavin MacFadyen, cui siamo sembrati matti il giusto per iniziare a collaborare, scambiarci esperienze, formazione e reporter”, spiega Matteo Scanni, “il link tra reporter e hacker è probabilmente la cosa più interessante accaduta al giornalismo in questi anni. DIG esiste anche per fare incontrare questi due mondi. Il fatto che Jeremy Scahill sia il presidente della nostra giuria non è casuale. Il mondo dei leaks e dei Panama Papers, la riflessione sulle continue aggressioni dei social e dei motori di ricerca alla nostra privacy, tutto questo ha formato una nuova generazione”.
Tutti gli eventi di DIG Awards sono gratuiti e si tengono presso il Palazzo del turismo di Riccione. Il programma completo, insieme a tutte le informazioni sull’evento, è disponibile sul sito del Festival.
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