Un tempo la politica si faceva in piazza, oggi la piazza sono i tablet e i social network. Partecipazione e dibattito, gli elementi che caratterizzano le campagne elettorali, sono alla base di “Elezioni 2013”, il progetto realizzato da Google in collaborazione con La7 e La Stampa, in occasione del prossimo appuntamento elettorale del 24 e 25 febbraio.
Gianni Riotta, editorialista de La Stampa, ha presentato l’iniziativa a Roma nella sede della Stampa Estera: “Nuovi media e campagna elettorale, una convergenza che è un esperimento molto coraggioso”. L’ex direttore del Tg1 all’Ejo ha affermato: “Il business model dei giornali non è più sostenibile in nessuna parte del mondo. Dicono che i giornali di carta sono morti ed è vero, basta pensare che nel 1985 La Repubblica vendeva 800 mila copie, oggi alla stessa cifra non arrivano neanche il Corriere della Sera, La Stampa e Repubblica messe insieme. L’unico modo per andare avanti è cercare nuove piattaforme digitali, la vera posta in gioco è l’opinione pubblica critica. Per salvaguardare il giornalismo ben vengano esperimenti come questo messo in campo da Google. Sono in crisi i modelli di comunicazione perché viviamo in una società frantumata, tu vuoi un’informazione, io un’altra, lui un’altra ancora”.
Con l’aumento degli strumenti di condivisione delle informazioni e delle esperienze, i cittadini chiedono alla politica non solo maggiore trasparenza, ma anche maggiore interazione. Su www.google.it/elezioni si trova ampio spazio per hangout con cui i cittadini possono dialogare in video-chat con i politici, approfondimenti e video interviste tratti da YouTube e selezionati dalla redazione di La7, oltre ai contributi creati direttamente dai partiti e dai politici. Simona Panseri, direttore comunicazione e public affairs di Google Italy, ha spiegato: “E’ il primo esperimento del genere in Italia, mentre era già stata utilizzata in occasione delle elezioni di vari paesi tra cui Francia, Germania, Messico, Olanda, Senegal e Stati Uniti. In Italia è diverso il taglio che abbiamo dato, qui si sente un grande bisogno di dialogo e confronto sui temi della campagna elettorale. Il sito è formato da tre componenti: l’home page, il canale YouTube curato da La7 e le pagine di Google Plus. C’è una sezione per seguire il dibattito in video, un’altra che raccoglie i feed di Google News secondo temi e parole d’ordine e un’agenda con gli eventi live. I media partner hanno il compito di organizzare i contenuti e i dibattiti”.
Marco Bardazzi, digital editor de La Stampa, ha posto l’accento sull’importanza della sperimentazione nei giornali: “C’è voglia di partecipazione e condivisione da parte dei lettori. La creazione di un hangout offre la possibilità di dialogare con gli elettori tramite Google Plus”. La Stampa infatti offrirà aggiornamenti costanti sulla propria pagina, plus.google.com/+LaStampa, rilanciando le notizie principali, interagendo con gli utenti e organizzando momenti di confronto con i protagonisti delle prossime elezioni. La scelta del quotidiano diretto da Mario Calabresi è quella di proporre a lettori e followers una vasta offerta di strumenti digitali per seguire in modo diverso la campagna elettorale e per viverla da protagonisti. Si è anche discusso di censura durante i dibattiti in caso di commenti fuori luogo o insulti. “Nessuna censura – assicura Bardazzi – ma una moderazione della discussione che escluderà coloro i quali vi prendono parte senza avere intenti costruttivi, ma solo voglia di insultare od offendere, per evitare che il dibattito vada verso altre parti”.
Nel corso della presentazione sono intervenuti la giornalista di La7 Alessandra Sardoni, l’ex ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, il candidato alla Camera del Pd Pippo Civati, il candidato con i montiani di Scelta civica Andrea Romano e Laura Bononcini, policy manager di Google Italy. Quest’ultima ha iniziato la discussione puntando sull’innovazione portata dalle nuove tecnologie per quanto riguarda il dialogo tra governanti e governati: “L’esempio della Costituzione islandese scritta dai cittadini online basta per capire l’importanza dell’interazione tra elettori e politici. Perché Internet non è solo lo spazio dove trovano modo di esprimersi gli estremismi”. Infine c’è stato anche lo spazio per un piccolo hangout con i giornalisti de La Stampa, Anna Masera e Marco Castelnuovo, in collegamento video a girare le domande arrivate dai social network ai politici in sala, a dimostrazione di come la Rete sta cambiando gli scenari elettorali ma anche di come i giornalisti devono adeguarsi di conseguenza.
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