Instant news: internet meglio della TV

13 Giugno 2011 • Digitale • by

L’analisi dell’evoluzione dell’informazione online in Italia, realizzata da Human Highway per Liquida e basata su un campione di 2.023 persone, evidenzia alcune interessanti tendenze nelle modalità di approvvigionamento delle notizie. La prima e più importante: il numero di persone che utilizza internet come fonte di informazioni è sostanzialmente stabile. In questi ultimi tre anni, in base alle rilevazioni effettuate, l’audience complessivo è di circa 13 milioni di lettori. Di questi la maggior parte, 11 milioni, sono lettori abituali di quotidiani online, di gran lunga numericamente superiori ai lettori dei quotidiani cartacei, stimati in una cifra di 5,6 milioni. Il pubblico online sarebbe quindi doppio rispetto alla carta. Tendenza che trova conferma nei dati grezzi riferiti ad alcuni grandi quotidiani dove il rapporto tra copie vendute e visitatori online è di circa 1 a 3 per Il Corriere della Sera e 1 a 4 per Repubblica.

Cambiano le modalità attraverso le quali vengono sfruttati i vari media. Nel caso di eventi di rilevanza mondiale internet tende a diventare il mezzo di ricerca preferito, ancor più della televisione. Alla domanda “Cosa faresti come prima cosa per capire cosa è successo” il 53,4% afferma che utilizzerebbe un motore di ricerca, il 28,6% visiterebbe un quotidiano online, un 15,2% si affiderebbe a un aggregatore di notizie mentre un 9,3% dichiara che andrebbe su Facebook.. Tutte attività che presuppongono un utilizzo di internet. La televisione sarebbe invece lo strumento preferito dal 42,5% delle persone. Quasi nulla, invece, l’importanza assegnata a twitter (1,8%) e blog (2,7%).

Al di là della percentuale di persone che privilegiano l’utilizzo del quotidiano online si evidenzia, quindi, una domanda di informazione che viene progressivamente instradata attraverso motori di ricerca, aggregatori di notizie e social network, tutti strumenti che vengono privilegiati soprattutto per reperimento di instant news.

In internet si palesa un pubblico che solo in parte ricerca le informazioni approdando direttamente al sito di un quotidiano. La maggioranza si affida alla conoscenza che viene filtrata attraverso strumenti propri della rete. C’ è chi sostiene che questo sia un un segnale che lascia intravedere la necessità di rendere disponibili nuovi e più sofisticati strumenti di filtraggio e aggregazione delle notizie, ma è altrettanto vero che tutto ciò suggerisce l’opportunità per rivedere le regole classiche del giornalismo su web, traslando la logica dell’aggregazione a risorsa primaria dei quotidiani online.

Una tendenza che è stata ben intercettata negli Stati Uniti dall’Huffington Post, ora metabolizzato nella galassia di AOL. Il foglio della celeberrima Arianna Huffington, nato in origine con una logica di portale blog si è evoluto in base a una filosofia editoriale che ha sempre posto l’aggregazione delle notizie come elemento centrale del palinsesto informativo. Un’idea che consente oggi ad HP di essere il primo giornale online USA per numero di lettori, superiore anche allo stesso New York Times, come testimonia il grafico, tratto da Business Insider, che qui proponiamo.

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