MafiaLeaks, whistleblowing contro la mafia

6 Novembre 2013 • Digitale • by

Dopo IrpiLeaks, lanciata lo scorso ottobre, i whistleblower e i giornalisti italiani hanno a disposizione una nuova risorsa: MafiaLeaks, piattaforma di whistleblowing pensata per l’antimafia. Il sito è stato lanciato in questi giorni e si pone l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica informazioni provenienti dagli ambienti della criminalità organizzata.

Come già WikiLeaks e diversi altri siti ad essa ispirati, la nuova piattaforma vuole agire da “ponte” tra le potenziali fonti e gli organi di stampa, o, come nel caso del nuovo sito, gli organi giudiziari e di polizia. MafiaLeaks punta a collaborare con organizzazioni o personalità fidate del mondo antimafia, siano esse testate giornalistiche, singoli reporter o le autorità competenti.

Tra i media, scrive Repubblica, al momento figura solo Telejato, emittente siciliana che si occupa in prima persona di giornalismo investigativo e mafia. Altre collaborazioni sarebbero in corsa di finalizzazione e comprenderebbero anche alcune testate nazionali e la Divisione investigativa antimafia.

MafiaLeaks si rivolge in prima persona a persone interne alle cosche, alle vittime di reati e semplici persone a conoscenza di attività illecite. L’invio delle informazioni avviene tramite il software open-source di GloabaLeaks (il medesimo utilizzato anche da Irpileaks) e protegge, insieme all’utilizzo di Tor, l’anonimato al momento dell’invio dei materiali. Le fonti potranno scegliere a chi indirizzare la propria soffiata, mentre MafiaLeaks fungerà esclusivamente da ponte verso i riceventi.

Le persone responsabili di Mafialeaks sono anonime per motivi di sicurezza. In un’intervista rilasciata a Wired, i fondatori hanno dichiarato: “non vogliamo portare l’attenzione su di noi, ma sulla mafia. Il fatto che neanche tu o altri sappiate chi siamo dovrebbe mettere tutti in una posizione di sicurezza”.

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