Esiste una relazione diretta tra crescita del web e calo delle copie?

27 Gennaio 2011 • Editoria • by

In base a una delle teorie più accreditate, alla crescita dell’audience di internet corrisponde una perdita di lettori e copie della carta stampata. Più uno va su, più l’altro va giù. Questa affermazione viene oggi contraddetta dalla recente analisi di Jim Chisholm, affermato media consultant inglese. Nel rapporto si evidenzia come questa teoria, quanto meno nel Regno Unito, non abbia alcun fondamento. Dalle analisi condotte – afferma l’autore – possiamo dire che non esiste nessuna correlazione diretta tra il successo del sito di un giornale e il calo della diffusione del prodotto cartaceo. Un fenomeno che risulta vero sia per quanto riguarda i giornali nazionali sia per i giornali locali.

Si potrebbe invece affermare – dice Chilsholm – che il prodotto cartaceo tragga vantaggio dal successo ottenuto sul web: più l’online cresce, più aumentano i lettori della carta stampata. Insomma gli editori si devono rendere conto che vi sono una molteplicità di attività che si possono mettere in atto per valorizzare l’online senza arrecare danno e svalutare il prodotto cartaceo. Che internet sia un fattore di accelerazione della crisi della carta stampata corrisponde a un fenomeno tendenziale. Più editori ne sono convinti, scrive Chisholm, ma sono affermazioni che non sono mai state suffragate da dati reali.

La teoria di Chisholm, può essere pertanto letta in questo modo: la diminuzione dei lettori della carta stampata è associata a fenomeni di carattere generale, ma non è direttamente proporzionale al rafforzamento della singole testate online e il successo di un sito web può influire positivamente sull’andamento del corrispettivo cartaceo. In defintiva l’autore del rapporto afferma che internet non rappresenta di per se una minaccia per l’editoria: esiste la possibilità di implementare una strategia attraverso la quale riuscire a trarre vantaggi su entrambi i fronti, carta e web.

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