Notizie pensate e sviluppate per essere fruite attraverso smartphone e tablet: è questa la tendenza che caratterizzerà la futura strategia editoriale di un gigante dell’informazione come la Cnn. La decisione di investire sul mobile da parte del broadcaster americano è stata influenzata dai dati di utilizzo dei suoi siti: nel 2013 sono stati circa 30 milioni i visitatori unici mensili attraverso piattaforme mobili, il 40% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre, le app della Cnn sono state scaricate 42 milioni di volte, 12 milioni solo nel corso dell’anno da poco concluso.
I dati di accesso ai servizi dell’emittente via mobile sono in linea con quelli riportati da altri siti di informazione, come la Bbc o Espn, e confermano le tendenze di utilizzo della rete: sono infatti quasi due miliardi gli smartphone disponibili a livello globale con un consumo mediatico via mobile in grande crescita. Dal punto di vista delle aziende che intendono investire nel mobile per pubblicità e servizi, secondo Thomas Husson di Forrester Research, la tendenza di utilizzo di cellulari, smartphone e tablet per il consumo mediatico comporterà una serie di cambiamenti che trasformeranno il modo in cui le aziende operano.
Sembra essere così anche per i colossi dell’informazione come la Cnn, che sempre più di frequente scelgono di investire maggiori risorse sui dispositivi mobili. Nel caso del colosso americano, l’obiettivo è raggiungere il 50% di utenti in mobilità, come ha dichiarato Meredith Artley, direttore responsabile di Cnn Digital. La strategia mobile di Cnn però non riguarda solo lo sviluppo di applicazioni o browser per smartphone, ma include anche lo sviluppo di un nuova versione del sito “responsive” (cioè capace di adattarsi al dispositivo utilizzato, nda), nonché una maggiore integrazione con i social media.
L’analisi dei dati di accesso ai siti della Cnn, oltre al crescente numero di utenti che accedono via cellulare o tablet, ha svelato come a diversi momenti della giornata corrispondano un aumento del traffico da dispositivo mobile a desktop e viceversa. Per esempio, il picco di accessi via computer avviene tra mezzogiorno e l’una del pomeriggio, mentre la sera tra le otto e le undici avviene il l’apice di accessi attraverso i dispositivi mobili, ha sottolineato Etan Horowitz, editor di Cnn Mobile. Di conseguenza, anche i contenuti si adatteranno alle esigenze dei lettori in base all’orario di utilizzo e al dispositivo. La piattaforma che gestisce i contenuti digitali di Cnn permette di programmare il sito mobile in modo differente rispetto a quello accessibile attraverso un normale computer. Per esempio, il nuovo sito Cnn Mobile potrà offrire agli utenti più informazioni meteorologiche, sul traffico aereo o, più generalmente, informazioni utili per chi si trova in viaggio.
La decisione strategica della rete tv statunitense di investire sulle piattaforme mobili riafferma quanto suggerito dal rapporto del Reuters Institute sulle tendenze dei media digitali (di cui abbiamo già scritto), e quelle del giornalismo per il 2014, e sottolinea quanto ogni strategia “mobile first” (o basata sui dispositivi e sulle dimensioni degli schermi di smartphone o tablet) non possa realizzarsi a prescindere dai dati reali di utilizzo. Allo stesso tempo, pone l’accento su come i contenuti giornalistici digitali debbano adattarsi alle tendenze del mercato dell’informazione.
In questo senso si colloca quindi il lavoro del College of Journalism (l’istituto di formazione dei giornalisti della Bbc) che ha lanciato un corso per spiegare ai giornalisti come usare smartphone e tablet per la creazione di notizie. Uno dei docenti, Marc Settle, ricorda però che: “Anche se questi dispositivi sono un fantastico passo avanti (per l’attività giornalistica), in fin dei conti si tratta solo di mezzi per registrare, editare e trasmettere materiale: rimangono sempre le abilità giornalistiche di base, quali una mente curiosa e tenace, un occhio per le buone immagini e un orecchio per una giusta frase, a costituire il nocciolo del giornalismo in stile Bbc”.
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