Una timeline racconta le proteste in Medio Oriente

6 Aprile 2011 • Digitale • by

Ricordo  Eric Ulken, qualche anno fa già esperto di tecnologie e nuovi media per il Los Angeles Times oggi assistente managing editor digitale del The Seattle Times, raccontare in una passata edizione del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia, di come la versione online del quotidiano californiano, tra i vari strumenti interattivi e digitali di nuova generazione, si avvalesse delle Timeline per meglio comunicare, rappresentare e riassumere un certo tipo di contenuti in forma digitale. Sembrava parlasse di qualcosa di completamente  estraneo al mondo giornalistico europeo. Oggi, due anni dopo,  l’edizione digitale del Guardian una delle più all’avanguardia in Europa nella creazione di  forme, percorsi e linguaggi  narrativi digitali spendibili  sul web, ha deciso di utilizzare una Timeline interattiva per raccontare in sequenza temporale tutti gli avvenimenti e i personaggi che hanno maggiormente caratterizzato le proteste e le rivolte degli ultimi mesi nel Nord Africa e in Medio Oriente.

Così, iniziando dal 17 dicembre 2010, quando Mohamed Bouazizi,  venditore ambulante abusivo, si dà fuoco per protesta il lettore può ripercorrere le tappe principali delle rivolte leggendo una brevissima sintesi dei fatti cruciali del giorno selezionato oppure l’articolo del Guardian o dell’agenzia Reuters uscito in quel momento sull’argomento. Gli aspetti tematici trattati, evidenziati sulla timeline in diverse simbologie e colori per essere facilmente riconoscibili e distinguibili sono diversi, dalle proteste e le risposte dei governi, alle azioni politiche e ai cambiamenti nei regimi (ad esempio le dimissioni del presidente egiziano Mubarak l’11 febbraio) fino alle reazioni internazionali.

Un bell’esempio questo del Guardian di come offrire nuove esperienze di lettura digitale su misura per  il web e proporre  un tipo di giornalismo multimediale e interattivo completamente slegato dalle logiche e dalle strutture della carta stampata.

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