Osservatorio europeo di giornalismo, 28.10.2009
Il pubblico più giovane non legge i giornali. Non è una novità, ma è una tendenza che incide sempre di più sulla decrescita del numero di copie vendute. Un’ennesima ricerca sulle attitudini degli italiani nell’utilizzo dei diversi media come fonte di accesso alle informazioni, pubblicata oggi su Repubblica, testimonia la progressiva affermazione di internet come fonte di informazione, alternativa e complementare a Tv, Radio e Quotidiani. Internet è soprattutto l’unico media a presentare nel tempo delle dinamiche di cambiamento significative. Negli ultimi due anni coloro che utilizzano internet tutti giorni per ottenere informazioni sono passati dal 24,8% al 38,2%, valore, quest’ultimo, superiore al numero di persone che leggono i quotidiani (33,1%).
Uno degli aspetti più interessanti evidenziati dalla ricerca riguarda l’utilizzo dei differenti media in rapporto all’età. Internet è la fonte informativa più atipica, l’unica a non presentare una crescita di lettori direttamente proporzionale all’aumentare dell’età, fenomeno invece che si ravvisa nell’utilizzo di TV e quotidiani. Internet è la fonte di informazioni più letta dai giovani e presenta un audience inversamente proporzionale al crescere dell’età. Ecco il grafico:
La tendenza che emerge dalla ricerca si riflettte inevitabilmente sulla decrescita del numero di lettori dei quotidiani. Tendenza che sarà sempre più significativa con il passare del tempo, vale a dire che a mano a mano che scompaiono, per evidenti ragioni anagrafiche, i lettori di quotidiani di età avanzata, questi non vengono sostituiti da nuovi lettori.
Tendenza che si riscontra ampiamente negli Stati Uniti dove il drastico calo del numero di copie vendute è ascrivibile primariamente a una diversa composizione anagrafica dei lettori per singolo media. Nella tabella tratta dal NYT, i dati della diminuzione del numero di copie vendute di alcuni dei maggiori quotidiani USA nel periodo settembre-ottobre 2009 rispetto allo stesso periodo 2008.
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