Nella classifica di Reporter Without Borders, Italia al 49.mo posto, Francia al 44.mo
Finlandia, Islanda, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera. Nel mondo sono questi i Paesi che, in base i dati raccolti dal rapporto annuale Press Freedom Index 2010 di Reporter Without Borders, godono della più ampia libertà di stampa. Ma non cè di che rallegrarsi e non tanto perchè Paesi come Cina, Iran e Corea del Nord continuino a essere in assoluto gli Stati più liberticidi: non è una novità, né lo è mai stata, sappiamo che il percorso verso una democrazia delle idee sarà lungo e tortuoso in tutti quei luoghi dove non esiste democrazia. La preoccupazione maggiore è data dal peggioramento che si evidenzia all’interno dell’Unione Europea.
E’ scoraggiante e allo stesso allarmante vedere che paesi dell’Unione Europea continuino a perdere posizioni e a regredire mostrando una condizione di malessere e opacità rispetto ai valori fondamentali del giornalismo. “L’Europa – avverte RWP – rischia di perdere la posizione di leader incontrastato dei diritti umani a livello mondiale. Come potrà continuare a chiedere ai regimi più autoritari di apportare miglioramenti se essa stessa presenta situazioni che diventano di anno in anno sempre più critiche?”. Sebbene 13 dei 27 Paesi della UE continuino a essere nelle prime venti posizioni della classifica stilata da RWP, vi sono situazioni che suscitano preoccupazione. Tra queste quella della Spagna in 39.ma posizione, dell’Italia in quarantanovesima posizione, della Romania in 52.ma posizione o di Grecia e Bulgaria, in settantesima posizione. Ma a preoccupare è la stessa Francia, che scivola in 44.ma posizione.
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