Ha ancora senso che il giornale continui ad avere una frequenza quotidiana? Le possibili ipotesi di differenziazione dei media offline e online
Ma il contenuto su web è complementare o sostituivo alla carta? Guardando lo scenario attuale, e prendendo in considerazione l’atteggiamento del pubblico, sembrerebbe essere vera la seconda ipotesi. Sempre meno persone comprano e leggono la carta, sempre più persone accedono alle notizie via web. La gente, in particolare il pubblico più giovane, ritiene quest’ultimo un mezzo sufficiente per soddisfare le proprie esigenze di informazione, alternativo e sostitutivo alla carta.
Da un punto di vista editoriale-giornalistico, la tendenza è invece quella di impostare una strategia di tipo complementare. Le organizzazioni che operano secondo una modalità ibrida offline-online non trasferiscono l’intero contenuto dalla carta al web, ma sfruttano internet come canale di comunicazione adatto a rispondere essenzialmente all’immediatezza dell’informazione. Si tende a configurare l’online basandosi primariamente sulle notizie adatte a un più rapido consumo e sulle opportunità offerte dalla tecnologica multimediale, e quindi immagini, audio e video. Servizi di approfondimento, reportage, editoriali tendono a essere trattenuti sulla carta. La ragione? In parte perché l’attenzione e il tempo di lettura su carta risulta essere maggiore che su web, in parte perchè si ritiene che la carta debba ancora rimanere il contenitore per eccellenza, essendo quest’ultimo, ancora adesso, il veicolo primario di generazione di ricavi pubblicitari.
Quanto sta avvenendo porta ad affermare che, di fatto, i due contenitori, offline e online, non sono predisposti per essere sfruttati nello stesso modo. Sono mezzi diversi e come tali devono essere utilizzati diversamente da un punto di vista giornalistico. Un atteggiamento che, con il passare del tempo, tenderà ad accentuarsi. Se si dovesse oggi pensare, senza condizionamenti, quale potrebbe essere il ruolo effettivo di ciascun mezzo di informazione, quale impostazione editoriale si dovrebbe assecondare? Se la sostenibilità economica dei media non dovesse dipendere primariamente dall’uscita della carta stampata quale sarebbe la funzione dell’uno e dell’altro mezzo?
I modelli che attualmente sono stati predisposti sono motivati da un processo di trasformazione che non ha ancora decretato la scomparsa del primo, né il successo del secondo. Siamo in una fase di transizione e vengono gestite due attività in parallelo. Prima o poi, però, il web rivestirà un ruolo sempre più importante e saprà coniugare sostenibilità economica ed esigenze giornalistiche rispondendo a una domanda di fruizione dell’informazione diametralmente diversa dal passato.
Quale potrà essere la funzione primaria della carta? La capacità di orientare i lettori attraverso una offerta di contenuti più ragionata e meditata. L’uscita quotidiana avrà sempre meno senso. Sarebbe quindi più corretto puntare su una logica complementare mirata alla massima differenziazione, così come in passato è avvenuto per i settimanali nei confronti dei quotidiani.
Il futuro della carta è nell’informazione di qualità, nella capacità di dare una visione più esaustiva e globale degli accadimenti. Il giornale non potrà più essere un quotidiano, ma avere una frequenza diversa. In definitiva si dovrebbero radicalmente trasformare i presupposti della creazione delle notizie; stesse sorti dovrebbero interessare anche l’informazione su web. Due ruoli distinti, complementari e non alternativi. O meglio, il giornale online potrà sostituirsi al giornale cartaceo, sottraendo ad esso l’informazione che non ha più senso venga riproposta sulla carta, lasciando invece a quest’ultima un ruolo più specifico e focalizzato.
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