Oltre ChatGPT: IA alternative da tenere a mente

7 Marzo 2023 • Digitale, Giornalismi, In evidenza • by

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L’ascesa delle tecnologie IA (intelligenze artificiali) sta trasformando il modo in cui i giornalisti lavorano e, sebbene i sistemi di elaborazione testuale come ChatGPT facciano notizia, c’è molto di più dietro queste tecnologie in rapida evoluzione.

Dagli algoritmi che aiutano i giornalisti investigativi a scoprire storie nascoste nei dati ai sistemi di apprendimento automatico che trascrivono le interviste e traducono i contenuti sino agli strumenti per ottimizzare i paywall e le interazioni con i lettori, il panorama dell’IA per i giornalisti è estremamente vario e in espansione.

“Esistono applicazioni di IA per ogni fase del processo giornalistico, dalla raccolta delle notizie alla produzione e alla distribuzione, oltre a casi di utilizzo per il business e l’engagement”, ha dichiarato Mattia Peretti, responsabile del progetto JournalismAI promosso dal centro di ricerca sul giornalismo Polis della London School of Economics and Political Science. I prodotti stanno diventando sempre più accessibili e convenienti, ha osservato: “Il database degli strumenti di IA per le piccole realtà locali pubblicato di recente da Partnership on AI include molti ottimi esempi”.

Questo nuovo potere comporta però dei rischi, dai pregiudizi sull’apprendimento automatico ai dilemmi etici. “Gli strumenti di IA possono essere una risorsa inestimabile per i giornalisti, [ma] deve essere garantita la supervisione umana per evitare la pubblicazione di dati imprecisi o di affermazioni non veritiere”, ha avvertito Colin Porlezza, direttore dell’Osservatorio Europeo di Giornalismo e assistente alla cattedra di giornalismo digitale dell’Università della Svizzera italiana. A suo avviso, in diverse fasi potrebbero sorgere diverse preoccupazioni, dalla verifica che il design del sistema sia in linea con i valori giornalistici alla verifica dell’accuratezza dei dati utilizzati e alla garanzia della trasparenza dello scopo e della metodologia dell’applicazione.

Inoltre, con la diffusione di software chat-based, come ChatGPT, e di generatori di immagini, come DALL-E o Midjourney, si pongono nuove sfide per il contenimento della diffusione della disinformazione. I consumatori, ad esempio, potrebbero evitare le fonti mediatiche tradizionali e accedere alle informazioni attraverso questi nuovi sistemi. “Questo potrebbe sconvolgere gran parte dell’attuale ecosistema commerciale del giornalismo digitale [e] aprire una serie di questioni come la convalida delle fonti e la credibilità degli editori e dei singoli giornalisti”, ha dichiarato Sejin Paik, dottoranda alla Boston University e specializzata in comunicazione e interazione uomo-macchina.

Al fine di affrontare queste sfide in modo responsabile, è essenziale conoscere bene gli strumenti a disposizione. Ecco alcune applicazioni di IA non legate alle tecniche di scrittura che vale la pena conoscere.

Scoperta delle informazioni

Gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale possono aiutare i giornalisti, semplificando il processo di raccolta delle informazioni e scoprendo storie nascoste all’interno dei dataset. new/s/leak, abbreviazione di “NetWork of Searchable Leaks”, ad esempio, è uno strumento gratuito che utilizza sia la tecnologia linguistica che le visualizzazioni per aiutare i giornalisti a setacciare grandi quantità di dati testuali e a identificare in modo più efficace materiale rilevante e connessioni inaspettate.

“Il sistema è simile a quello che abbiamo costruito alla City University di Londra con DMINR, uno strumento per la scoperta e la verifica delle notizie che aiuta i giornalisti a lavorare con i big data e a condurre indagini”, ha spiegato Porlezza.

Tagging e archiviazione

“L’etichettatura automatica potrebbe sembrare un uso noioso dell’intelligenza artificiale”, ha affermato Porlezza. “Tuttavia, solo un sistema di archiviazione e tagging accurato consente alle redazioni di sfruttare al meglio i loro enormi archivi”.

Un’errata classificazione può far perdere informazioni preziose all’interno dei database, rendendo essenziale un sistema ben addestrato. Per semplificare questo processo, Porlezza suggerisce l’uso di Varia, uno strumento “di relativo successo nel mercato tedesco”, che fornisce un sistema di categorizzazione con capacità di ricerca e recupero intelligenti.

Soluzioni per l’accessibilità

L’intelligenza artificiale text to speech, come Eleven Labs, è in grado di convertire il testo scritto in parlato naturale, rendendo le informazioni più accessibili a chi ha problemi di vista. Allo stesso modo, software Speech to text come Trint possono trascrivere audio e video in più lingue, facilitando l’accesso a un pubblico più ampio, compreso quello con problemi di udito.

Anche YouTube offre funzionalità gratuite di sottotitoli, mentre per una soluzione più completa Descript è lo strumento ideale. Un programma di editing intuitivo che può essere utilizzato per registrare, trascrivere e modificare l’audio (ed eliminare parole riempitive, come “um”).

Generazione di lead

Monitorare eventi e argomenti in tempo reale è fondamentale per tenere il passo con il ritmo veloce delle notizie. L’intelligenza artificiale ha reso questo compito più facile grazie a strumenti come NewsWhip, che prevede le storie e gli argomenti che andranno di moda nelle ore successive, monitorando l’interesse del pubblico e dei media.

Un’altra piattaforma tecnologica, Factmata, analizza i social media, gli articoli e i post dei blog per raggruppare opinioni simili e offrire approfondimenti su popolarità e viralità. Grazie a queste piattaforme, i giornalisti possono rimanere al passo con gli ultimi sviluppi e ottenere una comprensione più approfondita delle conversazioni online.

Ricerca e reporting

Sebbene sia commercializzato come strumento per i ricercatori, Audemic può anche aiutare i giornalisti a risparmiare tempo prezioso nel processo di raccolta delle notizie e di reporting. Gli utenti possono caricare un articolo scientifico e il software genererà una versione audio del testo. Inoltre, possono accedere rapidamente a una panoramica, passare a sezioni specifiche, ascoltare l’audio, evidenziare le informazioni importanti e prendere appunti con facilità. Tutto ciò rende la ricerca più efficiente ed efficace.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul sito dell’International Journalists’ Network il 6 marzo 2023 e viene ripubblicato qui per gentile concessione. Traduzione dall’inglese a cura di Giulia Ferri.

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