Dal Tages-Anzeiger alla Basler Zeitung, la notizia nei giorni scorsi ha fatto il giro dei media svizzeri: finalmente la Neue Zürcher Zeitung (Nzz) ha un nuovo direttore. Si chiama Eric Gujer, lavora al quotidiano zurighese da quasi 30 anni, dal 2013 è caporedattore degli esteri.
Definito dal Tages-Anzeiger intelligente, conservativo e sensibile ma anche dal carattere non facile, il nuovo direttore è considerato uno tra i più influenti giornalisti e tra i più importanti intellettuali del Paese. Si dice, inoltre, che coltivi ottimi rapporti con i politici tedeschi. Nato a Zurigo nel 1962, dopo gli studi in scienze politiche e slavistica, un volontariato al quotidiano tedesco Mannheimer Morgen, nel 1986 ha iniziato a lavorare per la Nzz come libero giornalista.
È diventato poi corrispondente da Berlino, Zurigo, Mosca. È un esperto di questioni europee, conosce bene la Germania e l’Europa dell’Est, è esperto di strategia internazionale e terrorismo. Non senza ironia, la Basler Zeitung lo definisce una specie rara all’interno della redazione: “Quell’uomo sa scrivere, i suoi testi si leggono con piacere”. Il Tages-Anzeiger invece lo punge sul vivo definendolo “una seconda scelta” dopo quella fatta dal consiglio di amministrazione a fine 2014 che ipotizzava Markus Somm successore dell’allora direttore dimissionario Spillmann. Gujer, nell’intervista, non si scompone e dice di avere tutto “l’appoggio necessario” da parte di chi lo ha scelto.
Riguardo alla nomina di Somm, non ha dubbi “sarebbe stato difficile, non solo per la redazione. Somm è molto vicino a Blocher, questo avrebbe creato una frattura all’interno del nostro azionariato e anche dei nostri lettori”. Il neodirettore conferma anche l’orientamento politico della testata, “non si avvicinerà a destra”, come qualcuno ha invece ipotizzato nei mesi scorsi, ma, conforme al proprio statuto, “rimarrà liberale”.
La notizia di Gujer non è, tra l’altro, arrivata da sola. Nella strategia del gruppo, infatti, non c’è posto solo per la tradizione e per la qualità giornalistica ben rappresentate da Gujer e da Felix E. Müller, direttore della Nzz am Sonntag, ma anche spazio e urgenza per l’innovazione digitale. Oltre che per le figure femminili ai posti di comando. A questo proposito, a partire da maggio Anita Zielina si unirà al team direttivo. Classe 1980, austriaca, già vicedirettrice del quotidiano online e cartaceo der Standard e del settimanale tedesco Stern, ha maturato grande esperienza nel settore dell’online.
Studi in diritto e scienze politiche, oltre alle importanti esperienze giornalistiche, ha vinto il John Knight Journalism Fellowship alla Stanford University, dove ha fatto ricerca occupandosi dei trend futuri del giornalismo, di strategie innovative di management e partecipazione degli utenti. Zielina, oltre ad accogliere con piacere la sua nuova sfida zurighese, si dice convinta che “il giornalismo di qualità possa avere successo su tutti i canali”.
La ricetta della Nzz per il futuro dunque sembra chiara: coniugare tradizione e innovazione consolidando la presenza e il successo della testata sull’intero mercato germanofono. Non per nulla, qualche mese fa, la Nzz ha lanciato un’edizione digitale a pagamento con una redazione dedicata per il pubblico austriaco: www.nzz.at . “Non offriamo tutto, ma quello che facciamo cerchiamo di farlo al meglio. Solo così si guadagna e si mantiene un elevato profilo”.
Articolo pubblicato originariamente sul Corriere del Ticino il 20/03/2015
Photo credits: Karl Schönswetter / Flickr CC
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