Lunedì 10 dicembre, in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani, l’Osservatorio europeo di giornalismo dell’USI e Amnesty International organizzano un incontro con, a seguire, la proiezione del film documentario: Forbidden Voices – Come iniziare una rivoluzione con un portatile. Interverranno la blogger iraniana in esilio Farnaz Seifi, protagonista del film documentario insieme alla blogger cubana Yoani Sánchez e alla blogger cinese Zeng Jinyan, la regista Barbara Miller, il portavoce della sezione Svizzera di Amnesty International Andrea Ostinelli e Natascha Fioretti dell’Osservatorio europeo di giornalismo. Nell’incontro, oltre a presentare il film, si discuterà del ruolo e delle potenzialità della rete nell’affermazione delle libertà individuali, nella difesa dei diritti fondamentali e della libertà di espressione in quei paesi dove vengono negati ed è forte la censura.
L’incontro, aperto al pubblico, avrà luogo lunedì 10 dicembre presso l’Aula A11 dell’Università della Svizzera italiana, alle ore 18.00.
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Forbidden Voices di Barbara Miller: Come iniziare una rivoluzione con un portatile. Questo il sottotitolo del documentario che presenta le storie di Zeng Jinyan, Yoani Sánchez e Fernaz Seifi, tre donne che difendono i loro diritti anche grazie alle nuove tecnologie. Donne che pagano un prezzo altissimo per questa libertà. Minacciate, arrestate, torturate, esiliate o constrette in casa. “Forbidden Voices” sottolinea l’impatto di Internet sulla libertà di informazione e mostra fino a che punto Internet è diventato uno strumento per combattere la propaganda dei regimi, ma anche i rischi corsi da chi è impegnato nella difesa della libera espressione online.
Farnaz Seifi-Iran: blogger censurata e minacciata, attivista online per i diritti delle donne, ha dovuto fuggire in Germania. Lei e altre attiviste per i diritti delle donne sono un esempio di come la Rete possa essere usata per influenzare il governo. Farnaz Seifi è membro di Change for Equality, un sito lanciato a settembre 2006 da un gruppo di 20 donne, blogger e giornaliste, per promuovere cambiamenti delle leggi discriminatorie nei confronti delle donne. È diventata un’autorevole fonte d’informazione sui diritti delle donne in Iran.
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