L’Ucraina sceglie gli open data

30 Aprile 2015 • Media e Politica, Più recenti • by

Justgrimes / Flickr CC

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L’Ucraina ha fatto grandi passi avanti verso la trasparenza e l’accesso all’informazione pubblica. Una nuova legge per l’accesso all’informazione in forma di open data è stata infatti vagliata dal Parlamento all’inizio del mese e ci si aspetta che possa favorire l’accountability del governo e allo stesso tempo il data journalism.

Secondo la nuova legge le agenzie governative sono infatti tenute a pubblicare diverse statistiche, dataset e report e rendere il tutto disponibile su un unico portale Web, data.gov.ua, messo a disposizione di tutti gli utenti, liberamente. L’accesso ai dati governativi renderà molto più semplice per tutti i cittadini la possibilità di monitorare le attività del governo e lo sviluppo delle sue policy. Inoltre, la nuova legge potrebbe rappresentare anche un importante passo avanti verso l’introduzione di una sistema di e-government in Ucraina, una questione molto discussa nella fase post-Euromaidan.

Comunque, non solo gli attivisti, ma anche molti giornalisti ucraini si aspettano di vedere grandi quantità di dati venir finalmente “liberati” ed essere fruibili per il loro lavoro, anche perché lo sviluppo del data journalism nel paese è stato fin qui molto rallentato dall’assenza di open data sui cui lavorare. Di conseguenza, molte risorse giornalistiche sono state spese nel cercare e raccogliere dati, invece che nella loro analisi o nella pubblicazione di inchieste data-driven. L’implementazione a tutti gli effetti di un portale nazionale di questo tipo potrebbe essere però un progetto ancora piuttosto distante dall’essere completato, “tecnicamente, è una bella sfida riuscire a raccogliere tutti i dati delle agenzie governative”, ha detto Anatoliy Bondarenko, uno dei fondatori di Texty.org.ua, un sito ucraino dedicato alle infografiche e al data journalism. Se data.gov.ua è già online, infatti, è anche vero che al momento mancano ancora moltissimi dati ed è poco chiaro quando questi saranno finalmente resi disponibili.

Bondarenko ha anche notato come ci siano pochi professionisti in Ucraina ad avere esperienza sufficiente nel data journalism. Generalmente, i giornalisti ucraini hanno poco background in data analysis e in risposta a questa mancanza proprio il collettivo di texty.org.ua ha lanciato in passato una sua propria Data School per giornalisti. Per quanto importanti, queste iniziative non possono comunque sostituire curricula formativi più estesi offerti di norma da università o scuole di giornalismo. I corsi dedicati al data journalism, alle infografiche, alla statistica o al web design, normalmente, sono purtroppo ancora ben poco comuni presso le università ucraine.

Allo stesso tempo, il giornalismo dei dati è visto comunque come un approccio molto promettente da parte dei reporter ucraini: dato che il paese è costantemente impegnato nella sua battaglia contro la corruzione e il malgoverno, le indagini giornalistiche basate sui dati governativi, ad esempio, potrebbero avere implicazioni cruciali per la società e l’opinione pubblica. Ma la disponibilità di dati aperti potrebbe anche fare da guida per il settore IT in Ucraina.

“Gli open data sono uno strumento anche per creare servizi tecnologici di diverso tipo”, ha dichiarato Denys Hursky, responsabile di SocialBoost, l’azienda che ha sviluppato la piattaforma Web di data.gov.ua insieme ad altre istituzioni. Hursky punta a formare i dipendenti statali su come lavorare con i dati aperti step-by-step. Un secondo passaggio nel processo, invece, sarà promuovere il lancio di startup innovative basate sull’utilizzo degli open data. Le aziende IT e i media, inoltre, potrebbero anche lavorare congiuntamente su servizi innovativi di diversa natura.

Se la nuova legge dovrà andare incontro a un lungo processo di implementazione, l’idea stessa degli open data sta già ispirando molti giornalisti, esperti di media, attivisti e imprenditori locali. Sarà ora da vedere se questo entusiasmo potrà tradursi in progetti concreti in grado di cambiare i media ucraini e l’economia del paese.

Articolo tradotto dall’originale ucraino dall’autrice

 

 

 

 

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