Il web nella Tv, la Tv nel web. Il nuovo modello orizzontale dell’informazione

18 Gennaio 2011 • Digitale • by

Dalla carta stampata al web. Il contenuto una volta racchiuso nelle pagine dei giornali viene oggi declinato e distribuito attraverso una pluralità di canali digitali e multimediali: da una parte i social network come Facebook e Twitter che permettono alle notizie di espandersi e travalicare i normali confini del perimetro ristretto di lettori tradizionali, dall’altra i contenuti digitali che vengono scaricati attraverso applicazioni che permettono di utilizzare dispostivi come iPad. E poi, ovviamente, il web, totem tecnologico e multimediale attorno a cui ruotano i diversi profili dati-voce-video con cui è oggi possibile raccontare una notizia.

Grazie alla capacità di internet di integrare forme di comunicazione diverse, la verticalizzazione dell’informazione, tipica del passato – Tv-Radio-Giornali – tende ormai a essere superata da un modello sempre più orizzontale, in cui convivono i tre elementi una volta distinti. Per quanto oggi continui a sopravvivere un’organizzazione dell’informazione strutturata a silos, ciascuno con una propria autonomia e indipendenza, quello a cui stiamo assistendo, in conseguenza di una rapida evoluzione tecnologica è il collasso di più mezzi di comunicazione in unico grande network.

Un mercato, dunque, che appare sempre più orizzontale e meno verticale. Un mercato flat, piatto, dove la tecnologia diventa sempre più pervasiva, innescando un diverso assetto nei rapporti di forza tra i protagonisti dell’ecosistema dell’industria mediatica-editoriale. Una dinamica che si rivela più che mai attuale nel momento in cui si guarda a ciò che sta succedendo attorno alla televisione, un oggetto che sembra ormai destinato a essere completamente reinterpretato da un matrimonio tra internet e TV, un obiettivo inseguito da anni, ma mai effettivamente compiuto, quanto meno in una forma semplice ed essenziale coerente con le esigenze degli utenti.

Più che di web Tv si dovrebbe parlare di Smart Tv, la definizione coniata negli Stati Uniti. Tv intelligenti, in grado di combinare e integrare le funzionalità tradizionali del broadcasting con le risorse del web e della rete. Ne sa qualcosa Google che, una volta ancora, sta inseguendo un nuovo e ambizioso traguardo: creare una nuova dimensione di business, così come è riuscito fare nel segmento mobile quando si è messo in moto il progetto Android, sistema operativo su cui si basa una percentuale consistente degli smartphone oggi in circolazione.

Il web nella TV, la TV nel web e i giornali, parola che appare ormai superata, che riversano il proprio contributo in un universo caratterizzato da un’organizzazione dell’informazione sempre più poliedrica. Nel futuro? La separazione tra i diversi media tenderà ad attenuarsi. Al centro di tutto vi sarà la possibilità di assemblare, integrare audio-video-testo in modalità fruibili attraverso un unico terminale informativo. Sorge solo un dubbio: non stiamo già parlando del presente?

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