Community radio: l’esperienza social dei giovani sudafricani

13 Febbraio 2024 • Giornalismi, Più recenti, Ricerca sui media • by

Bush Radio, Salt River, Cape Town. Photo by Shutterstock.

Sisanda NkoalaUniversity of South AfricaBlessing MakwambeniCape Peninsula University of Technology, eTrust MatsileleCape Peninsula University of Technology

In Sudafrica, il numero di utenti internet è quasi raddoppiato nell’ultimo decennio. Uno studio del 2023 su 45 Paesi suggerisce come i sudafricani siano addirittura in testa per quanto riguarda la quantità di tempo trascorso davanti agli schermi, con il 58,2% della giornata.

Questa trasformazione digitale ha implicazioni significative per i media del Paese. In particolare per le redazioni che vogliono coinvolgere il pubblico online, in un momento in cui la produzione di notizie si è evoluta verso una maggiore partecipazione degli ascoltatori, i quali contribuiscono sempre più attivamente alla produzione di notizie e contenuti mediatici.

Ultimamente, ad esempio, durante le proteste i notiziari invitano le persone presenti sul posto a utilizzare i gruppi WhatsApp per condividere osservazioni, immagini o video di prima mano. Questi vengono poi verificati e incorporati nei servizi giornalistici. Non a caso, WhatsApp è risultato essere la piattaforma di social media più popolare del Sudafrica nel 2022.

Questo cambiamento mediatico è al centro del nostro recente studio sui media radiofonici e comunitari. Esaminando due community radio – Zibonele FM e Bush Radio – nella provincia sudafricana del Western Cape, il nostro team di ricerca ha cercato di comprendere in che modo i social media, come Facebook e X, possano plasmarel’interazione e il rapporto dei giovani con le emittenti radio.

Abbiamo così scoperto come le emittenti studiate integrino attivamente i social media nella loro produzione, favorendo la partecipazione dei giovani utenti ad una forma di giornalismo cittadino in grado di influenzare i contenuti prodotti.

Questo è importante non solo per la sopravvivenza delle community radio, ma anche per rimarcare il loro ruolo nella società. In Sudafrica ci sono infatti oltre 290 radio comunitarie, che superano di gran lunga le 41 stazioni commerciali e del servizio pubblico. Il fenomeno delle community radio, in Sudafrica, è emerso in concomitanza con i processi di democratizzazione degli anni ’90, fornendo uno spazio attivo per voci alternative, interessate ad affrontare questioni molto spesso trascurate dai media tradizionali.

Zibonele Fm e Bush Radio

Dallo studio condotto, Zibonele Fm e Bush Radio si sono particolarmente distinte per alcuni aspetti, come i contenuti incentrati sui giovani, le trasmissioni multilingue, e l’uso massiccio delle tecnologie digitali nella produzione di notizie e nella programmazione. Zibonele FM  ha sede a Khayelitsha, una vasta township alla periferia di Città del Capo. La stazione trasmette principalmente nella lingua locale Xhosa. Bush Radio è invece una delle stazioni comunitarie più antiche e influenti del Paese. Fondata nel 1992, ha svolto un ruolo chiave nel plasmare la vita post-apartheid di Città del Capo, fornendo una piattaforma per voci e prospettive spesso emarginate dai media tradizionali.

Secondo i dati di giugno 2023, gli ascoltatori di Zibonele FM sono 182.000 al giorno, mentre Bush Radio attira 49.000 ascoltatori. L’ascolto medio giornaliero delle stazioni comunitarie nella provincia sudafricana del Western Cape è di 29.000 persone.

La prospettiva dei giornalisti

Abbiamo condotto interviste approfondite con dirigenti, produttori e giornalisti di queste due emittenti. Inoltre, abbiamo studiato i post sui social media degli account X e Facebook delle stazioni e abbiamo analizzato i contenuti in onda.

L’obiettivo era di capire se e in che modo i social media potessero influenzare la programmazione di Zibonele FM e Bush Radio, in particolare quando si tratta di comunicare e interagire con il pubblico più giovane. Pur rimanendo di dimensioni ridotte, lo studio fornisce indicazioni preziose sulla trasformazione digitale della produzione di notizie nelle radio comunitarie sudafricane.

Dallo studio condotto emerge come i giovani ascoltatori di Zibonele FM e Bush Radio partecipino attivamente alla produzione delle notizie radio. Il direttore di una delle due stazione radio afferma infatti:

Abbiamo guadagnato molti follower, dimostrando come le persone siano attratte dai giovani conduttori sui social media. Molti partecipano ai nostri video in diretta e ai contenuti interattivi, confermando il loro coinvolgimento nella produzione di notizie e nella direzione dei contenuti. Questo rafforza il nostro ruolo di hub centrale della comunità.

La nostra analisi ha rivelato inoltre come il pubblico utilizzi i social per chiedere conto ai giornalisti, costringendoli a rivalutare i loro servizi. Un produttore ha affermato:

Qualsiasi errore porta a correzioni immediate. Questa cautela migliora la qualità e l’accuratezza dei nostri contenuti, beneficiando del feedback dei nostri follower sui social media.

I partecipanti al nostro studio hanno sottolineato l’importanza delle note vocali di WhatsApp, permettendo un maggiore coinvolgimento del pubblico. Inviando domande e osservazioni sotto forma di note vocali, i giovani ascoltatori plasmano in prima persona il processo di produzione dei contenuti, contribuendo a diminuire il potere tradizionalmente detenuto dall’industria mediatica. Un produttore ha spiegato:

Quando intervistiamo gli ospiti, incoraggiamo i giovani a inserire note vocali, alle quali gli intervistati rispondono. Questa pratica ci permette di incorporare voci diverse in trasmissione, poiché spesso le persone preferiscono inviare note vocali, a volte sotto forma di domande.

La nostra ricerca sottolinea come l’approccio social di Zibonele FM e Bush Radio permetta ai giovani ascoltatori di impegnarsi attivamente a fianco dei giornalisti.  I responsabili delle emittenti hanno riferito infatti di un considerevole aumento del coinvolgimento dell’audience sui social media, a conferma dell’efficacia di queste strategie nell’ampliare la partecipazione del pubblico.

I giovani ascoltatori, da parte loro, utilizzando i social media per chiedere conto ai giornalisti, promuovono anche una cultura della trasparenza e della fiducia.

L’importanza del cambiamento

Le sfide affrontate dalle radio comunitarie sudafricane sono ben documentate. Da tempo, accademici ed esperti del settore osservano come il giornalismo stia cambiando sempre di più grazie ai social media.

Le piattaforme social, come abbiamo visto nel nostro studio, possono avere un impatto significativo sul futuro delle radio e dell’informazione cittadina, portando ad un cambiamento dinamico e verso una programmazione più interattiva e orientata alla comunità. Ciò sosterrebbe le radio comunitarie e ne rafforzerebbe il ruolo chiave per voci alternative, prospettive diverse e impegno locale.

John Bulani è co-autore dello studio.

Questo articolo è stato ripubblicato da The Conversation con una licenza Creative Commons. Articolo tradotto dall’ originale inglese.

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