Come fanno i giornalisti a trovare idee per i loro articoli?

21 Maggio 2020 • Giornalismi, Più recenti • by

Pixabay / Public domain

Per farsi venire una nuova grande idea per un articolo, i giornalisti vivono, imparano, si confrontano e, soprattutto, fanno pratica. Se per qualcuno può essere naturale trovare storie nuove da raccontare, per tutti ci sono delle semplici tattiche da usare per superare un blocco dello scrittore.

Fare del giornalismo originale non vuol dire uscirsene sempre su due piedi con nuove idee. Al contrario, spesso richiede uno sforzo attivo per scoprire quello che non è stato detto o visto. Monitorare date ed eventi importanti, ricevere comunicati stampa o semplicemente leggere il giornale può essere utile per trovare notizie di cronaca o input da cui partire, ma se trovare la tua prossima storia è comunque una fatica, abbiamo chiesto ad alcuni giornalisti esperti di darci qualche consiglio.ù

Tra scrittrici di viaggi e reporter d’inchiesta, ecco alcuni suggerimenti e strategie per aiutarti a sfornare nuove idee.

Ascolta le persone
“Direi che tutte le persone che conosci hanno una storia dentro di sé e devi solo capire quale sia”, dice Gaby Koppel, giornalista freelance e produttrice televisiva di Londra, nel Regno Unito. Questo non significa che devi scrivere o fare un reportage specificatamente su di loro, ma potresti trovare la giusta ispirazione per approfondire un argomento legato a qualcosa che hanno detto, vissuto o raccontato.

“Ho un’amica che è un’assistente sociale specializzata in adozioni”, aggiunge Koppel. “Siamo andate via per un fine settimana e abbiamo chiacchierato moltissimo in macchina. Poco dopo, mi hanno accettato un pezzo sulle persone over 50 che adottano, ispirato da una cosa che mi aveva detto lei”.

Parla con la gente della loro vita e ascoltala attentamente per non perderti il tuo prossimo grande pezzo.

Cerca le domande
Anche se non riesci a scrivere di quello di cui la gente parla, con internet è facile capire cosa gli passa per la testa. “Molte idee mi vengono da Reddit”, dice la giornalista freelance Suzannah Weiss, di Los Angeles, riferendosi al popolare sito americano dove gli utenti possono postare contenuti e discutere di diversi argomenti. “Guardo i subreddit sui temi di cui scrivo per vedere a quali domande la gente vuole avere risposta e cosa trova interessante”, spiega Weiss. È stato usando Reddit che ha scritto un articolo sul mito degli orgasmi multipli, per esempio.

Gran parte del lavoro di Weiss però nasce dalla sua curiosità personale: “Molti dei miei articoli sono praticamente io che chiedo a degli esperti cose su cui voglio personalmente avere risposte, e poi condivido quello che scopro con il resto di internet”, ammette. Come quando ha scritto dei motivi per i quali preferisce le relazioni a distanza per VICE.

Coltiva la tua nicchia
Lorenzo Bagnoli è un giornalista dell’Investigative Reporting Project Italy (IRPI), un centro di giornalismo d’inchiesta con sede in Italia che ha recentemente lanciato una testata online. Gran parte del suo lavoro transnazionale è il risultato dei suggerimenti della rete globale di colleghi che ha sviluppato nel corso degli anni, dice, mentre alcune storie possono nascere da inchieste in atto.

“Diciamo che c’è un’inchiesta in corso in un altro paese, per esempio, che coinvolge nomi e aziende che mi incuriosiscono o mi suonano conosciuti”, dice. “Posso fare qualche ricerca su un sito open-source come Open Corporates, e vedere se salta fuori qualcosa”.

Bagnoli utilizza anche registri d’imprese e archivi personali che includono ritagli stampa o documenti di operazioni di polizia, per incrociarli con le sue ricerche. E aggiunge: “È molto importante avere colleghi con cui parlare, per aiutarsi a vicenda a verificare le informazioni”.

Imposta degli alert
Google Alerts e gli strumenti per monitorare i social media sono un modo semplice per aiutarti a tenere d’occhio i temi di cui ti occupi. Tuttavia, sono disponibili anche risorse più mirate. Nel suo lavoro investigativo, Bagnoli racconta che con il suo team utilizza spesso database che tracciano navi, impostando alert su navi e luoghi specifici.

“C’è stata questa inchiesta dell’ONG francese Disclose su una nave cargo che era stata al porto di Le Havre, in Francia, e che si pensava avesse caricato armi destinate all’Arabia Saudita”, dice. Uno dei suoi colleghi, specializzato in ricerche online e immagini satellitari, aveva confermato che la presenza della nave era stata registrata anche da altri. “Ho rintracciato i documenti e ricostruito i suoi spostamenti, compresi gli scali nei porti italiani di Genova, Livorno e Cagliari”.

Con queste informazioni, ha scritto un articolo per Il Fatto Quotidiano, uno dei più diffusi quotidiani italiani.

Segui le inchieste ufficiali
Lindy Alexander, dall’Australia, scrive di viaggi e salute ed è la fondatrice di The Freelancer’s Year, un blog di successo che parla di come guadagnarsi da vivere come freelancer. Le piace trovare storie in modi insoliti. “Uno che uso molto è quello di dare un’occhiata alle inchieste in corso al Senato”, dice. Per esempio, questa lista di inchieste parlamentari in Australia. “Spesso si trovano argomenti di cui non si è mai sentito parlare, così come proposte e potenziali esperti e/o casi di studio”, spiega.

È attraverso quel database che ha scoperto un’inchiesta sull’impatto delle reti transvaginali, che vengono utilizzate per il prolasso pelvico e che si pensa abbiano causato dolore cronico e sanguinamento persistente fino a 100.000 donne australiane – e altre migliaia in tutto il mondo. “Ho proposto un articolo al Saturday Paper e mi è stato commissionato”, dice. “Questa è la storia che ne è venuta fuori, e di cui vado molto orgogliosa”.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese sul sito dell’International Journalists’ Network il 4 giugno e viene ripubblicato qui per gentile concessione

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